Nell’incontro di ieri in Cia ad Albenga, con la partecipazione di 19 amministrazioni comunali dell’entroterra di tutta la provincia (Dego, Balestrino, Erli, Ortovero, Tovo S. Giacomo, Vendone, Castelvecchio di Rocca Barbena, Cisano sul Neva, Albenga, Giustenice, Vezzi Portio, Arnasco, Onzo, Magliolo, Garlenda, Casanova Lerrone, Calizzano e Vezzi Portio) e con i rappresentanti dei 4 Ambiti di Caccia della provincia di Savona è emerso in modo inconfutabile come l’emergenza da invasione di daini e caprioli , in particolare, nei terreni coltivi e nei centri abitati dell’entroterra savonese abbia raggiunto un livello insostenibile e mai riscontrato in precedenza . In particolare i sindaci del territorio si sono trovati in accordo per chiedere un piano di azione che consideri prioritaria la tutela delle attività agricole, l’incolumità degli abitanti e degli escursionisti, quelli convenzionali e quelli “nuovi” del turismo outdoor. I sindaci intervenuti hanno messo in luce molteplici e ripetuti episodi di incidenti stradali e di attacchi di parassiti nei pressi dei centri abitati ed in generale una situazione di esasperazione della cittadinanza e di non fruibilità in sicurezza della viabilità e sentieristica. I presidenti degli Ambiti hanno confermato la disponibilità a condividere con gli agricoltori e le amministrazioni comunali un percorso di sensibilizzazione delle istituzioni (Regione, Prefettura) verso la sperimentazione di nuove modalità di contenimento degli ungulati.
I Presidenti di Cia Liguria e Cia Savona Aldo Alberto e Mirco Mastroianni hanno denunciato che i danni subiti dalle aziende agricole da dicembre 2016 fino ad ottobre 2017 riconosciuti dal Comitato Danni a febbraio 2018, ad oggi, non sono stati ancora pagati dalla Regione. “E’ stato deciso un Tavolo di Lavoro informale per coordinare le proposte e le azioni verso le istituzioni. Un piano che vada oltre le ordinarie attività di prevenzione dei danni all’agricoltura e preveda anche l’eradicazione dalle zone antropizzate di selvatici nocivi ed invasivi come il daino che sta creando situazioni di grave rischio per la pubblica incolumità. Allargheremo l’iniziativa a tutte le amministrazioni comunali e tutte le associazioni agricole”.
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