Cairo Montenotte. Stagione teatrale, Cairo cala i grandi nomi. Questa sera, alle 21, «E’ l’uomo per me», prima nazionale al teatro Chebello, con Mario Zucca e Marina Thovez; e il 19 toccherà ad Antonello Fassari.
Un atteso e gradito ritorno, dopo alcuni anni di assenza, è quello che vedrà Mario Zucca e Marina Thovez calcare nuovamente il palcoscenico cairese. I due conosciuti attori hanno voluto ancora una volta consolidare i rapporti con la Compagnia locale «Uno Sguardo dal Palcoscenico», organizzatrice della Stagione teatrale, scegliendo appunto il teatro cairese per il debutto del loro nuovo spettacolo.
Con «E’ l’uomo per me» Marina Thovez (anche autrice e regista) e Mario Zucca tornano al comico puro con un affresco spietato ed esilarante sullo Star System.
E’ la Vigilia di Natale e in uno studio televisivo è in corso un casting per uno spot. Arriva un’attrice di serie zeta, dalla carriera disastrosa e pronta a tutto per trovare, in un sol colpo, amore e successo. Questa improbabile chance potrebbe essere offerta dal regista, un pubblicitario, conquistatore a getto continuo di donne belle e poco impegnative, un uomo di adamantino egoismo. Ma la donna è convinta: è l’uomo per me! Dopo un provino fallimentare, lo seduce e lo «ingabbia» nel suo appartamento, complice una memorabile nevicata che, per una notte, paralizza il traffico e la frenesia della metropoli. Il confronto che ne deriva sarà graffiante ed esilarante.
La biglietteria del Teatro sarà aperta oggi dalle 16,30 alle 18,30 e dalle ore 20 ad inizio spettacolo. Prezzi d’ingresso: intero € 20, ridotto (under 20) € 15 Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il n. 333 4978510.
Il prossimo appuntamento teatrale sarà il 19 febbraio con Antonello Fassari, altro noto attore, impegnato in «Che amarezza». Fassari nella serie «I Cesaroni» ha interpretato il personaggio di Cesare, un uomo semplice, che non trova espressione migliore per manifestare il suo sdegno se non quella di: «Che Amarezza». Cesare è un eroe comico in un mondo tragico che appartiene al tempo, come l’amarezza fa parte di tutti noi. E proprio nel tentativo di indagare i motivi che rendono l’uomo contemporaneo così amareggiato è nato uno spettacolo che lascia allo spettatore come unica via di fuga quella di sorriderci su. Un viaggio personalissimo a tappe: dal mito di Sisifo, proseguendo con la nuova nomenclatura delle divinità dell’Olimpo (le multinazionali) e le nuove figure mitologiche (l’algoritmo), non senza passare attraverso le più banali quotidianità che ci amareggiano l’esistenza; ridendo delle nostre disgrazie e delle nostre prese di coscienza.
Continua a leggere le notizie di Mediagold, segui la nostra pagina Facebook e X, resta aggiornato con le nostre ultime notizie da Google News.