Pieve di Teco. Nell’entroterra imperiese già lo hanno battezzato come “il miracolo della Milano-Sanremo“. Il semaforo di Pieve di Teco che dai sei anni ormai è la causa di interruzioni, code, disagi, proteste, assommate a cambi di imprese al lavoro, sparirà. È una vittoria per gli automobilisti della zona, ma soprattutto per tutti quelli che percorrono la vallata per motivi anche di lavoro e non solo turistici. Pieve di Teco, per la prima volta nella storia, sarà attraversata dalla carovana ciclistica della Milano Sanremo.
Un momento di gloria per la capitale del turismo verde della Valle Arroscia che vuole fare bella figura agli occhi del mondo visto la classicissima sarà trasmessa in televisione in tutto il globo. E sarebbe stata proprio la 111^ edizione della Milano-Sanremo ad accelerare i lavori per eliminare il semaforo in uno snodo della 28 importante. Secondo le previsioni dovrebbe essere eliminato entro mercoledì prossimo. Ma già gli automobilisti cantano vittoria: «Quel semaforo ha generato più di un problema. Le lunghe attese prima del verde duravano un’odissea». È la fine di un incubo anche per l’Amministrazione di Pieve di Teco e per il suo sindaco Alessandro Alessandri: «Dopo sei anni di questa situazione kafkiana che ha costretto residenti e turisti a subire così tanti disagi finalmente pare che a breve finisca. In questi anni è successo di tutto. Sono comunque due buone notizie: il passaggio della Milano-Sanremo, quindi valorizzazione dei nostri territori, e soprattutto l’eliminazione del semaforo. I residenti potranno muoversi più liberamente e i turisti potranno percorrere la statale 28 senza problemi visto che attraversano questa vallata per non percorrere l’autostrada evitando caos e disagi».
In questi sei anni si sono succdude tre ditte: «L’Anas – ricorda a questo proposito il sindaco – ha applicato tutte le penali. Si è trattato di provvedimenti necessari per arrivare alla fine di questa situazione dove nessuno aveva più potere di far nulla. Questo dovrebbe far riflettere i legislatori in generale perché queste situazioni non si verifichino più – sottolinea Alessandri – Non è possibile che si arrivi ad un punto tale in cui la burocrazia abbia la meglio sulla vita e le esigenze dei cittadini. Situazione vergognoso e inaccettabile».
c.s.
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