Genova. Slitta a marzo la consegna della perizia sulle cause del crollo del ponte Morandi, il viadotto autostradale collassato il 14 agosto 2018 a Genova causando la morte di 43 persone. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Angela Nutini che ha accolto la richiesta dei tre periti. I super tecnici avrebbero dovuto consegnare la perizia nella seconda metà di dicembre. Gli ingegneri hanno però chiesto al giudice altri tre mesi di tempo vista l’enorme mole di materiale e documenti da visionare. Oltre alla consegna della perizia, verrà realizzato anche un modello tridimensionale che servirà a riprodurre anche il momento del crollo. La perizia, salvo altre richieste di proroghe, dovrà essere consegnata il 14 marzo e discussa poi all’udienza del 22 aprile.
La procura aveva formulato una richiesta di incidente probatorio con 40 quesiti che ripercorrevano la storia del ponte fino al disastro. Il primo incidente probatorio, quello sullo stato del viadotto al momento del crollo, è già concluso. Intanto si apprende che Giancarlo Lorenzetto, il camionista caduto nell’alveo del Polcevera nel crollo del ponte Morandi e sopravvissuto miracolosamente, verrà sentito dai periti del giudice per le indagini preliminari. Il suo racconto servirà, insieme agli altri elementi raccolti dei tecnici, a ricostruire il momento esatto in cui il viadotto è collassato. Oltre ai periti del giudice saranno presenti anche i consulenti degli indagati che non potranno fare domande direttamente ma al massimo sollecitarle.
c.s.
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