Nel 2017 le migliori performance a livello regionale.
Savona. Nonostante l’esplosione della cassa integrazione straordinaria e la dichiarazione di area di crisi industriale complessa, sul fronte del lavoro e dell’occupazione la provincia di Savona ha registrato nel 2017 le migliori performance a livello regionale. Lo indicano le analisi dell’Ufficio Studi di Cgil Liguria su dati Istat che registrano come alla fine dello scorso anno il numero degli occupati savonesi era attestato a 110.014 unità, a fronte dei 110.832 di fine 2016, con una flessione pari allo 0,7%, inferiore al dato medio della Liguria, pari al -1,1% (603.081 occupati).
Le lavoratrici erano 46.591, pari al 42% del totale (+0,7% in un anno) e i lavoratori 63.423, pari al 58% del totale ( -1,8% in un anno). I lavoratori dipendenti erano 71.829 (+1,2%), quelli indipendenti 38.185 (-4,2%). A livello settoriale c’è stato un forte incremento degli addetti all’industria (da 19.328 a 21.647) e una altrettanto rilevante flessione nei servizi (da 87.967 a 85.737) e nell’agricoltura e pesca (da 3.537 a 2.630). Gli occupati nell’industria manifatturiera sono passati da 10.063 a 12.400 mentre c’è stata una sostanziale stabilità nelle costruzioni (dai 9.264 del 2016 ai 9.247 dello scorso anno). Da rilevare comunque che l’occupazione in edilizia è aumentata per il terzo anno consecutivo, dopo aver toccato il fondo nel 2014 (2.805 addetti).
Nei servizi, dove sono impiegati il 78% dei lavoratori savonesi, quasi il 40 per cento degli addetti è attivo nel settore commercio, alberghi e ristoranti. L’agricoltura occupa il 2% degli addetti, mentre l’industria (manifattura più costruzioni) rappresenta il 20% del totale (era il 18% nel 2016). Il tasso di disoccupazione (6,7%) è il più basso in Liguria (media regionale 9,5%) ed è anche inferiore al tasso medio del Nord Ovest (7,4%). Infine il numero degli inattivi, a fine 2017, era al minimo storico (53 mila sui 291 mila complessivi della Liguria) con un tasso di inattività attestato al 31,9%.
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