Riolfo (Lega): «Garantire la continuità del programma».
Genova. Sono stati 19.975 i bambini liguri sottoposti allo screening neonatale per la diagnosi precoce dell’atrofia muscolare spinale (SMA) e dell’immunodeficienza combinata grave (SCID) nell’ambito del programma pilota condotto dall’Istituto Gaslini di Genova. Un’adesione pari al 99,9% del totale, che ha portato all’identificazione di 6 profili patologici.
«I dati del programma pilota dimostrano l’importanza di questa iniziativa per la salute dei neonati liguri», ha sottolineato l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola in risposta a un’interrogazione presentata in Consiglio regionale dalla consigliera Mabel Riolfo (Lega).
L’importanza della diagnosi precoce
L’atrofia muscolare spinale è una grave malattia genetica che colpisce le cellule nervose del midollo spinale, causando problemi di sviluppo motorio e muscolare. L’immunodeficienza combinata grave, invece, è una rara malattia che compromette il sistema immunitario, rendendo i neonati vulnerabili alle infezioni.
«La diagnosi precoce è fondamentale per entrambi i casi», ha evidenziato la consigliera Riolfo. «Intervenendo tempestivamente, è possibile migliorare significativamente la prognosi e la qualità di vita dei bambini affetti da queste patologie. Nel caso della SMA, la diagnosi precoce può addirittura permettere la regressione della malattia».
Riolfo: «Garantire la continuità del programma»
Il programma pilota di screening neonatale per SMA e SCID è scaduto a settembre 2023. «La Regione Liguria deve impegnarsi a garantirne la continuità», ha affermato Riolfo. «Si tratta di un investimento fondamentale per la salute dei nostri bambini e per il futuro del nostro sistema sanitario».
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