Savona. Le elezioni regionali si avvicinano e la sanità, soprattutto in una provincia come Savona, rappresenta una delle questioni più sentite dai cittadini. ASSFAD Onlus, Associazione Savonese per lo Studio e la Cura delle Malattie del Fegato e dell’Apparato Digerente, ha posto tre domande cruciali ai candidati alla presidenza e ai consiglieri regionali, ricevendo risposte (consultabili anche sul profilo Facebook dell’associazione) che sono state analizzate attentamente dal dottor Giorgio Menardo, direttore scientifico dell’associazione, e un’autorità nel campo della gastroenterologia.
L’esperto ha evidenziato come le risposte dei candidati, sia quelli a sostegno di Bucci che di Orlando, non dimostrino una conoscenza approfondita delle tematiche sanitarie e delle dinamiche specifiche del territorio savonese. In particolare, Menardo ha sottolineato alcune imprecisioni riguardo al Decreto Balduzzi e alla necessità di concentrare determinate specialità in un unico ospedale.
Secondo l’esperto, sarebbe invece auspicabile un’organizzazione più flessibile, che preveda la presenza di letti di gastroenterologia in più ospedali (come Savona e Pietra Ligure), sotto la responsabilità di un unico primario. Tale soluzione garantirebbe una maggiore accessibilità alle cure e una migliore qualità dell’assistenza.
Un altro punto cruciale riguarda il pronto soccorso. Menardo ha sottolineato l’importanza di garantire un’assistenza omogenea su tutto il territorio, in particolare nella Valle Bormida, dove sarebbe necessario un pronto soccorso efficiente con un numero adeguato di letti di osservazione breve.
Infine, l’esperto ha espresso preoccupazione per il futuro del San Paolo di Savona, un ospedale di fondamentale importanza per la città. Menardo ha invitato i candidati eletti a impegnarsi attivamente per salvaguardare questo presidio sanitario, riconoscendone l’eccellenza in diversi reparti.
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