Una decina di motori fuoribordo sono stati rubati da altrettante imbarcazioni ormeggiate nei porticcioli di Finale Ligure, Loano e sembra anche ad Alassio. Ad essere prese di mira sono le imbarcazioni ormeggiate nell’area riservata ai pescatori. In particolare sono stati rubati motori Honda, Yamaha e Mercury per un valore che supera i 20 mila euro. È probabile che gli autori dei colpi possano essere gli stessi. Da tempo tra i diportisti della zona corre infatti voce che, vista la competenza con cui vengono divelti i motori e la scelta tra quelli più potenti e costosi, questi furti possano avere un committente comune che magari sappia anche dove piazzare la refurtiva. Lo scorso anno, erano i primi giorni di febbraio, nell’approdo di Finale Ligure alcune imbarcazioni sono state portate al largo, dove i ladri, indisturbati, avrebbero smontato i motori per poi abbandonare i motoscafi alla deriva. Un fenomeno che preoccupa anche Ucina- Confindustria Nautica. A questo proposito è stata aperta la “banca dati on line” per i motori fuoribordo e le unità da diporto rubati. In seguito alle segnalazioni ricevute da numerosi operatori del settore che lamentavano il furto di motori marini e unità da diporto dai loro depositi è stato attivato una sorta d’archivio nel quale le i diportisti possono inserire i dati identificativi dei beni sottratti per impedirne o quantomeno meno ostacolarne la ricettazione. Al tempo stesso l’utente che ha dubbi sulla provenienza di un motore o unità da diporto offerto in vendita può verificare se esso è stato segnalato come merce rubata.
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