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Sarà il Tar, il 22 gennaio, a mettere fine al braccio di ferro tra il ministero dei Trasporti e Funivie, dopo che il dicastero ha stoppato un finanziamento da 20 milioni di euro, contestando la mancata copertura dei parchi carbone. L’azienda ha presentato ricorso e ora si attende il dibattimento.

La data è emersa durante l’incontro di venerdì tra le segreterie sindacali e i vertici di Funivie, al termine del quale i lavoratori hanno ribadito la volontà di dichiarare una o più giornate di sciopero per avere garanzie future. I dipendenti continuano a chiedere un incontro urgente con il ministero.

«Dopo tante promesse non abbiamo avuto alcuna risposta, non ci resta che scioperare. Organizzeremo una manifestazione in città», ha spiegato Danilo Causa per la Cisl. Al tavolo Funivie ha condiviso i dati del bilancio, che chiude in perdita per 500 mila euro, ma con un credito da 12 milioni di euro nei confronti di Italiana Coke (in concordato preventivo). «Abbiamo condiviso la necessità di richiamare l’attenzione sull’importanza dell’azienda per il porto e l’ambiente – ha spiegato l’ad di Funivie Paolo Cervetti – Ma anche sul problema strategico della continuità dell’azienda, in ottica 2022, anno di scadenza e rinnovo della concessione».

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