Alassio. I carabinieri di Alassio hanno denunciato a piede libero i titolari di un’azienda agricola di Villanova d’Albenga, attiva nella coltivazione di cannabis light, per produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Secondo quanto ricostruito dai militari l’azienda in realtà produceva piante con principio attivo superiore a quello consentito per poi spacciarle.
Si è conclusa così l’operazione “Green Country”, portata avanti da novembre 2019 a gennaio 2020 dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della città del Muretto. I militari hanno controllato le aziende del territorio della piana di Albenga attive nella coltivazione e produzione della cannabis light, scoprendo che in una di queste aziende una parte della cannabis era stata trattata con THC doppia o tripla rispetto al limite stabilito dalla legge.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che hanno sequestrato circa 34 kg di marijuana, il tutto veniva fatto a fine di spaccio: da quella quantità di piante sarebbe stato possibile produrre 11 mila dosi per un guadagno stimato di circa 150 mila euro. Ulteriori accertamenti hanno dimostrato inoltre che le aree destinate alla coltivazione della cannabis erano state ampliate rispetto allo scorso anno.
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