La Regione Liguria ha dato via libera ai i lavori per la messa in sicurezza ad Albenga dell’area archeologica di San Clemente, in sponda destra del fiume Centa, nei pressi del ponte Viveri. La necessaria autorizzazione idraulica è stata rilasciata alla Soprintendenza archeologica regionale e prevede la realizzazione di opere a protezione delle fondazioni dell’antico complesso religioso e termale di età paleocristiana, a cui si è aggiunta la basilica medievale di San Clemente. Il progetto ha dovuto essere modificato rispetto all’impostazione originaria ed è basato sul prelievo a monte di circa 300 metri cubi di materiale in alveo, in corrispondenza della confluenza tra il Neva e l’Arroscia e la sua ricollocazione nel tratto antistante l’area archeologica. In questo modo, utilizzando dei micropali in acciaio, sarà realizzata una sorta di palizzata che consentirà di ridurre sensibilmente l’effetto erosivo della corrente sulle fondamenta dell’antico complesso, senza interferire con il regolare deflusso delle acque. I lavori sono stati ritenuti urgenti in quanto l’approssimarsi della stagione autunnale, con il probabile maggior deflusso d’acqua potrebbe ulteriormente compromettere le strutture archeologiche, già fortemente danneggiate. Nel 2016 una piena del fiume aveva fatto crollare parte delle rovine ma aveva anche permesso di portare alla luce nuovi importanti reperti. Per i lavori la Soprintendenza dispone di un finanziamento straordinario di 150 mila euro del ministero dei Beni culturali.
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