Genova. È operativo da oggi 26 marzo, il progetto di valutazione dell’esposizione degli operatori sanitari: si è infatti conclusa la fase di valutazione che ha previsto dall’inizio di marzo, presso il laboratorio di riferimento regionale dell’ospedale Policlinico San Martino, le valutazioni per definire l’affidabilità, in termini di sensibilità e specificità clinica, di alcuni test sierologici per la determinazione delle immunoglobuline (IgM e IgG) verso il nuovo coronavirus.
La definizione del quadro sieroepidemiologico rappresenta infatti un approccio consolidato per la valutazione della circolazione e dell’esposizione di una popolazione a un microrganismo e consente di ottimizzare eventuali strategie preventive disponibili. Questo test sierologico, in caso di situazioni ben definite, a giudizio del laboratorista e in stretta collaborazione con il clinico, potrà essere impiegato quale utile ausilio al percorso diagnostico, dove l’esecuzione del tampone e del successivo test molecolare per il rilevamento del genoma virale, resta comunque il test di riferimento.
La popolazione target è il personale sanitario del Sistema sanitario regionale, appartenente a diverse professioni e discipline, che agisce con esposizioni e fattori di rischio differenti: la partecipazione è su base volontaria e previo consenso informato.
Il prelievo e la raccolta dei campioni degli operatori sanitari avverrà all’interno delle Strutture complesse/Unità operative, con il coordinamento della Direzione sanitaria aziendale.
Il prelievo e la raccolta dei campioni dei Pediatri di libera scelta e dei Medici di medicina generale, avverrà in collaborazione con l’Ordine dei medici provinciale, che si coordinerà con le Direzioni sanitarie aziendali dei laboratori di afferenza. Al termine dell’esecuzione del test, attraverso un algoritmo, saranno ottimizzate le strategie preventive.
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