Genova. A seguito delle intense e prolungate piogge che hanno flagellato la Liguria tra settembre e ottobre, causando ingenti danni e disagi alla popolazione, la Regione ha formalizzato la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza al Governo.
Le zone più colpite sono state l’albenganese, la valle Stura, la città metropolitana di Genova e il savonese, in particolare la Val Bormida, dove si sono verificate esondazioni di fiumi e dissesti del territorio. Strade interrotte, frane, allagamenti e danni alle abitazioni hanno messo in ginocchio intere comunità.
«La gravità e l’estensione dei danni causati dal maltempo richiedono l’attivazione di misure straordinarie per far fronte all’emergenza», ha dichiarato il presidente ad interim della Regione Liguria, Alessandro Piana. «stiamo lavorando senza sosta per quantificare i danni e presentare al Governo una richiesta dettagliata, che ci permetta di accedere ai fondi necessari per la ricostruzione e il ripristino delle infrastrutture».
Tra le conseguenze più gravi dell’ondata di maltempo, si registra anche la scomparsa di un ristoratore ad Arenzano. «Il nostro pensiero è rivolto ai suoi familiari», hanno sottolineato Piana e l’assessore uscente alla Protezione civile, Giacomo Raul Giampedrone.
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