Condividi l'articolo

Cairo Montenotte. Il ritorno alla normalità per l’ospedale di Cairo non è ancora all’orizzonte: Asl 1 e Asl 2 sono ancora troppo sotto pressione. E’ iniziato però il confronto con le aziende sanitarie per capire quali siano le attività da riattivare anche se in modo progressivo.

Spiega il consigliere regionale Paolo Ardenti: «Il limitato utilizzo del nosocomio cairese e la chiusura del suo punto di primo soccorso è finalizzato al poter disporre di una struttura Covid free da utilizzare a seconda delle necessità nell’imminente seconda fase. Ci sono, però, cronicità e patologie che possono essere messe in “stand-by” per un certo periodo, come abbiamo fatto, ma poi devono tornare ad essere seguite in modo più puntuale. Visto che l’ospedale non è chiuso, ma sono rimasti attivi il servizio di dialisi, l’ambulatorio SerD; il reparto Cardiologia tre giorni alla settimana; e le attività di diagnostica radiologica e di laboratorio due giorni la settimana, il primo step sarà capire, attraverso le richieste delle stesse Asl, quali prestazioni aumentare, facendole passare dalle attuali urgenti/indifferibili ad un’altra che allarghi il bacino di utenti».

Continua a leggere le notizie di Mediagold, segui la nostra pagina Facebook e X, resta aggiornato con le nostre ultime notizie da Google News.