Ad annunciare questa tempistica è stato il presidente della Regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra Renaud Muselier in un’intervista al quotidiano Nice Matin.
Dopo i danni provocati della tempesta Alex dello scorso 2 ottobre, la ferrovia Cuneo-Ventimiglia, secondo le notizie che giungono dalla Francia, non tornerà in funzione prima di 3 mesi.
Ad annunciare questa tempistica è stato il presidente della Regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra Renaud Muselier in un’intervista al quotidiano Nice Matin, rilasciata nel momento in cui SNCF inaugurava la fermata temporanea a valle di San Dalmazzo di Tenda, subito prima di uno dei punti più danneggiati.
Dal punto di vista francese, la priorità è completare la riapertura della linea tra Nizza e Tenda da sud e, secondariamente, anche da nord tramite il Piemonte. La riconnessione della Liguria, a questo punto, passa in secondo piano.
Emerge però un cronoprogramma di «piena funzionalità della linea» che porta dritti a fine gennaio 2021. Complici forse le incertezze legate alla pandemia e un atteggiamento finora non molto entusiasta sul rilancio della ferrovia, nemmeno la Regione Piemonte ha spinto per la riapertura. La scorsa settimana l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha detto di voler vedere l’analisi delle capacità di linea prima di annunciare se e come saranno potenziati i treni.
In allarme da diversi giorni l’associazione Giuseppe Biancheri di Ventimiglia che chiede l’intervento dei presidenti di Piemonte e Liguria. «Le notizie che arrivano dalla Francia sulla possibile riapertura della linea nel 2021 sono inaccettabili”, dice il presidente Sergio Scibilia. “Serve lo stesso spirito con cui Italia e Francia si sono unite per togliere l’isolamento di Tenda – incalza – chiediamo l’intervento dei governatori Giovanni Toti e Alberto Cirio, non possiamo accettare neanche un giorno di ritardo».
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