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Savona. La Fondazione Cima si occuperà dello sviluppo di un progetto pilota chiamato IT Alert, che verrà sperimentato in Liguria. Si tratta di un sistema di allertamento capace di inviare, attraverso un app, messaggi a tutti gli smartphone presenti in un territorio. La Fondazione si sta occupando anche di un progetto che permetta alle autorità portuali di dialogare con i sistemi di allertamento regionale.

Questi sono stati due temi discussi l’11 dicembre al Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cima, al quale hanno partecipato il Capo della Protezione Civile, Angelo Borelli e l’assessore Giacomo Giampedrone, che rappresenta la Regione nel Cda della Fondazione. “La Fondazione Cima cresce ogni anno di più – ha dichiarato Angelo Borrelli e insieme a lei Acrotec, la sua costola tecnologica che ci aiuterà a sviluppare questa piattaforma di allertamento. Abbiamo programmi ambiziosi: nel giro di un anno, massimo un anno e mezzo vorremmo che fosse già operativa su tutto il territorio nazionale, quindi la sperimentazione in Liguria dovrebbe cominciare nel corso del 2019″.

“Il Capo del Dipartimento nazionale – ha sottolineato Giacomo Giampedrone ha ribadito oggi un’attenzione particolare al sistema di protezione civile ligure e al livello di rischio di questo territorio, anche ma non solo rispetto agli eventi che hanno caratterizzato il 2018. La Fondazione Cima è un partner indispensabile, uno strumento scientifico e tecnologico che fa progredire continuamente il nostro sistema.”

L’assessore Giampedrone ha inoltre sottolineato l’importanza di coinvolgere la Fondazione nel percorso che dovrà portare le autorità portuali ad avere un piano di protezione civile che parli con i sistemi di allertamento regionale. E’ un tema che è già stato portato all’attenzione del Consiglio regionale e sindacati e autorità portuali hanno chiesto alla Regione Liguria di fare da coordinamento.

Abbiamo bisogno della codifica di un livello di rischio che dialoghi con il nostro sistema di allertamento – ha dichiarato Giacomo Giampedronei due sistemi oggi non si parlano ed è una criticità evidenziata proprio dall’ultima emergenza. Il secondo tema riguarda uno dei territori più pregiati ma anche più fragili della nostra regione: le Cinque Terre. Abbiamo bisogno di un piano di protezione civile specifico per quel territorio che tenga conto, oltre che delle numerose criticità idrogeologiche, anche dell’imponente flusso turistico che si concentra soprattutto nella bella stagione. Le allerte per temporali si verificano prevalentemente in autunno e in inverno ma possono capitare anche in altre stagioni. Per questo ho chiesto alla Fondazione Cima di cominciare nel 2019 a mettere in campo alcune azioni che siano funzionali a un piano di protezione civile più ampio che parli con quelli comunali e che sia uno strumento utile ai sindaci e al Parco per gestire i flussi nel territorio in caso di allerta. A questo si aggiunge anche la sperimentazione sulla app IT Alert, che riguarderà tutta la Liguria. Nelle Cinque Terre sarà utile soprattutto per raggiungere i molti stranieri”.

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