Il saldo dell’artigianato ligure è vicino al pareggio in questo terzo trimestre 2018. Secondo gli ultimi dati forniti da Infocamere-Movimprese, tra luglio e settembre 2018 le imprese artigiane liguri perdono 23 unità, frutto di 455 aperture e 478 chiusure su un totale di 43.532 microimprese attive: il calo è di un lieve 0,05%. In Italia la filiera artigiana flette dello 0,11%: 15.585 aperture d’attività, 17.067 chiusure, per un totale di poco più di 1 milione e 305 mila imprese.
I due principali settori, manifatturiero e costruzioni, registrano entrambi una lieve diminuzione: rispettivamente -0,12% e -0,13%. Nel primo caso, sulle 7.095 microimprese totali, hanno aperto i battenti in 57, mentre 66 hanno chiuso, per un saldo negativo di 9 unità. Nel corso dei tre mesi le costruzioni hanno invece perso 29 realtà, frutto di 241 nuove aperture e 270 chiusure. In totale si contano 20.956 microimprese del settore in regione. Confrontandolo con il dato nazionale, il trend ligure del manifatturiero risulta migliore (-0,3% media italiana), mentre quello delle costruzioni è pressoché in linea (-0,1%).
«Un terzo trimestre sostanzialmente in equilibrio per l’artigianato ligure, con un trend regionale che, nel complesso, risulta migliore rispetto alla media italiana – è il commento di Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Il nostro mantra per invertire la rotta prevede di stimolare l’imprenditorialità e ridare ossigeno alle microimprese, passando per la riduzione della tassazione, la semplificazione e adeguati incentivi per l’accesso al credito e gli investimenti».
I dati provinciali: positiva Genova, con le sue 22.387 micro e piccole imprese artigiane attive, in lieve aumento dello 0,04%. In questi tre mesi 185 realtà hanno aperto e 175 hanno chiuso, 10 le unità in più. In provincia stabili sia le costruzioni (10.613 realtà), che hanno guadagnato due imprese (88 aperture contro 86 chiusure), sia il manifatturiero: 3.704 realtà attive, con le nuove attività che hanno pareggiato il numero delle chiusure (29).
A Savona si contano complessivamente 8.830 microimprese attive. 99 aperture, 156 chiusure, per un totale di 57 realtà artigiane in meno (-0,64%). Le costruzioni (in totale 4.422 unità) registrano un trend in flessione che supera il punto percentuale (-1,29%), frutto di un saldo negativo tra aperture (49) e cessazioni d’impresa (106), 57 realtà in meno). Il manifatturiero conta invece 1.392 realtà artigiane in totale, 10 nuove aperture e 16 chiusure d’impresa, per un saldo negativo dello 0,4%.
Alla Spezia si parla di un calo dello 0,09% sulle 5.228 microimprese totali: 64 aperture e 69 chiusure. Positivo il trend nelle costruzioni (2.170 microimprese totali), che crescono di un lieve 0,05% (le aperture superano le chiusure di appena un’unità, 37 contro 36), mentre il manifatturiero registra un calo dello 0,2% (976 realtà artigiane), derivante da 10 nuove iscrizioni e 12 chiusure.
Va meglio a Imperia, dove si contano 7.087 micro e piccole imprese artigiane all’attivo, in crescita dello 0,4%: in questi ultimi tre mesi si contano 107 aperture e 78 chiusure, valori che hanno portato a un saldo positivo 29 unità. Le microimprese attive nelle costruzioni (3.751) sono aumentate dello 0,66%: si sono iscritte in 67, mentre 42 hanno chiuso i battenti (+25 unità). Per ciò che riguarda invece la manifattura artigiana imperiese, si contano 1.023 realtà all’attivo, in lieve calo dello 0,09%: le chiusure vincono sulle aperture per 9 a 8.
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