Savona. I militari del comando provinciale di Savona hanno eseguito un’attività orientata al contrasto dell’illecita circolazione e conservazione di prodotti energetici. In particolare la compagnia di Savona, nell’ambito di un attento monitoraggio e controllo del territorio finalizzato al rispetto della vigente normativa in materia di accise, ha scoperto, nei comuni di Vado Ligure e Stella, tre depositi privati di gasolio privi dei certificati di prevenzione incendio e delle autorizzazioni comunali. Sono stati pertanto sottoposti a sequestro tre depositi privati, all’interno dei quali erano presenti due contenitori in plastica da 1000 litri detti “bulk” e due serbatoi, contenenti gasolio destinato ad alimentare trattori, mezzi agricoli ed autoarticolati; in prossimità dei depositi erano presenti pompe di erogazione e contatori volumetrici. Inoltre, nel comune di Sassello è stata controllata su strada e sottoposta a sequestro un’autobotte trasportante olii minerali; l’autotrasportatore non è stato in grado di dimostrarne la legittima provenienza, perché il gasolio contenuto all’interno era privo di documentazione di trasporto e quindi sottratto all’accertamento dell’imposta, in violazione al testo unico sulle accise. Il quantitativo di gasolio complessivamente sottoposto a sequestro è di oltre 5000 litri. Cinque persone, tutte savonesi, sono state denunciate all’autorità giudiziaria, a vario titolo, per omessa denuncia di materiale esplodente, mancanza di certificanti antincendio, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali ed irregolarità nella circolazione. A ciò si aggiunge la sanzione amministrativa di 3200 euro ai proprietari dei depositi privati contenenti pistole erogatrici per omessa comunicazione all’ente territoriale competente. “Detti risultati sottolineano l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro ogni forma di illegalità pubblica e privata – fanno sapere dal comando provinciale – oltre che alla costante ricerca della prevenzione contro ogni comportamento potenzialmente lesivo della salute pubblica”.
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