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Nei giorni scorsi l’equipaggio di turno della Squadra Volante nell’ambito di un posto di controllo fermava tre soggetti che a bordo di un’autovettura stavano transitando in via Novaro. Dai controlli in banca dati gli operatori appuravano che entrambi i passeggeri avevano precedenti penali a carico e che uno dei due, straniero di 30 anni di origine sud americana, era stato denunciato nel 2019 per soggiorno illegale sul territorio nazionale. Proprio quest’ultimo, alla richiesta di documenti, esibiva solo il passaporto peruviano senza altra documentazione idonea ad attestare la regolarità del suo soggiorno in Italia. Ad un più accurato controllo del predetto, che nel frattempo si stava senza motivo agitando e innervosendo, gli agenti lo trovavano in possesso di un coltello taglierino della lunghezza di circa 20 cm, successivamente debitamente sequestrato. Accompagnato presso gli Uffici della Questura per approfondire la sua posizione, l’uomo risultava irregolare sul territorio e per tale motivo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Testo Unico sull’Immigrazione, oltre che per il possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Nella serata di venerdì l’equipaggio di turno si recava, su indicazione della Sala Operativa, presso un’abitazione di Porto Maurizio ove era stata segnalata una violenta lite in corso tra due soggetti. Sul posto gli operatori prendevano contatto con i contendenti, i quali raccontavano che, a seguito di una discussione nata inizialmente per questioni futili, entrambi passavano alle minacce estraendo rispettivamente un coltello, per poi spintonarsi e disarmarsi a vicenda sino all’arrivo dei poliziotti. Riportate le parti alla calma, gli operatori perquisivano il domicilio ove si era svolto il diverbio alla ricerca dei coltelli utilizzati al fine di procedere al sequestro degli stessi. I due litiganti venivano denunciati a piede libero per minace aggravate dall’uso di armi. La notte scorsa, in via Berio angolo piazza Dante, la Squadra Volante notava un giovane che avanzava barcollando con in mano due lattine di birra, visibilmente in stato di alterazione alcolica. Alla richiesta dei documenti da parte degli operatori, lo straniero si allontanava affermando di essere già stato controllato altre volte. Con pazienza, viste le sue condizioni, gli agenti lo raggiungevano e si facevano consegnare il suo documento, dal quale emergeva, tramite controllo in banca dati, che lo stesso, marocchino di 25 anni, era già stato colpito da un ordine del Questore a lasciare il territorio e si trovava dunque illegalmente sul territorio. Non appena il fermato si rendeva conto della denuncia che i poliziotti stavano per elevare a suo carico, iniziava ad agitarsi e ad urlare minacce di morte. L’agitazione e la violenza dello straniero aumentavano sino al punto che, dopo essersi rifiutato di firmare gli atti, iniziava a colpire l’auto di servizio con calci e pugni e, nei locali della Questura, prima colpiva gli arredi gridando insulti e minacce e poi arrivava a scagliarsi contro uno degli operatori tentando di colpirlo con testate. Dopo averlo riportato alla calma, gli agenti denunciavano lo straniero per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e inosservanza della legge sull’Immigrazione.

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