Arma di Taggia. A meno di ventiquattrore dall’eliminazione patita ieri contro Alexander Zverev, Fabio Fognini raggiunge un traguardo storico ovvero l’ingresso nell’esclusivo club dei top ten. Lo scrive la Gazzetta dello Sport. Al tennista di Arma di Taggia, nel ranking di lunedì prossimo, non usciranno punti (ottavi di finale a Parigi lo scorso anno e ottavi quest’anno) e ciò gli permette di migliorarsi di due posizioni scalzando l’infortunato John Isner (aveva una cambiale in scadenza di 180 punti) e l’argentino Juan Martin Del Potro che ha sostituito la semifinale del 2019 con l’ottavo di ieri. A spianare la strada a Fabio è stata proprio la vittoria del russo Karen Khachanov (anche lui da lunedì per la prima volta nei primi 10) sul martello di Tandil, ma la certificazione ufficiale (una sorta di Iso 9001) è arrivata solo oggi, alle 19 in punto della sera, quando sul Suzanne Lenglen Roger Federer ha battuto Stanislas Wawrinka, unico inseguitore che avrebbe potuto (ma solo vincendo il torneo) rovinare e ritardare la feste all’azzurro.
Il club dei top 10 Atp, nato con l’avvento del ranking computerizzato, è una sorta di certificazione di garanzia sulla qualità dei giocatori. Ne hanno fatto parte, in 46 anni di storia del tennis soltanto in 165; con Fognini l’Italia colma un vuoto epocale che durava da 40 anni e esattamente da fine gennaio 1979 quando Corrado Barazzutti trascorse la sua ultima settimana nel club (ci era entrato per la prima volta il 6 marzo 1978). Fabio è il terzo italiano di sempre a varcare questa soglia dopo anche Adriano Panatta, presente fin dalla prima edizione del ranking quando il 23 agosto 1973 l’Atp posizionò Panatta al numero 8 del mondo.
Sono 34 le nazioni ad aver espresso un top 10 e a comandare sono da sempre gli Stati Uniti con 32, Spagna 18, Svezia 17, Argentina e Francia 11, Australia 10, Repubblica Ceca 8, Russia 7 e Germania 6. Negli ultimi 40 anni ben 31 nazioni hanno avuto un giocatore top 10 e l’Italia non ha condiviso questo piacere. Da lunedì prossimo l’Italia avrà il suo terzo top 10 a pari di Austria (Muster, Melzer e Thiem), Cile (Rios, Massu e Gonzales) e Gran Bretagna che considera Greg Rusedski, canadese di nascita e di formazione tennistica, ma naturalizzato britannico a 22 anni, al pari di Henman e Murray. Se invece contiamo i top 10 azzurri anche considerando prima dell’avvento del computer (le classifiche di fine anno venivano affidate a esperti e giornalisti), Fabio Fognini è il sesto top 10 italiano di sempre dopo Umberto de Morpurgo (n 9 nel 1928, n° 10 nel 1929 e n° 8 nel 1930), Giorgio De Stefani (n° 9 nel 1934), Nicola Pietrangeli (al massimo n° 3 del mondo nel 1959 e 1960), Adriano Panatta (n° 4 nel 1976) e Corrado Barazzutti (n° 7 nel 1978).
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