Cairo Montenotte. Il Biodigestore diventa motivo di scontro politico. Con l’avvicinarsi dell’incontro pubblico del 17, la minoranza di centrosinistra attacca il sindaco. Il consigliere Alberto Poggio: «Il sindaco Paolo Lambertini annuncia che non saranno tollerati provocatori. Lui ha il coraggio di parlare di provocazioni dopo che alcuni esponenti dell’attuale maggioranza avevano preso parte alla marcia per l’ambiente a Ferrania il giorno prima delle elezioni, ma, una volta eletti, hanno votato compatti a favore raddoppio Biodigestore? La verità è che in un anno e mezzo questa maggioranza si è limitata a guardare, nonostante le lamentele e i controlli dell’Arpal che hanno portato alla diffida da parte della Provincia. Un esempio eclatante sono le tanto celebrate schede di monitoraggio a cui doveva seguire incontro pubblico con Arpal, ma di cui, invece, non si è più saputo nulla».
Replica, il sindaco Lambertini: «Vorrei ricordare a Poggio che il Biodigestore non l’abbiamo voluto noi, ma la sua amministrazione, mentre lui era assessore all’Industria, e vantandosene anche: basta vedere in rete le interviste dell’allora sindaco Fulvio Briano. E mi pare ci fossero legami molto stretti tra quella amministrazione e Fg Riciclaggi, socio paritario di Ferrania Ecologia: lo trovo strano che ora accusino noi di non aver fatto nulla e di non aver vigilato, anche perché per vigilare ci sono enti preposti. Infine – prosegue – sul monitoraggio attraverso le schede distribuite ai residenti, non è una nostra latitanza, ma non c’è stato riscontro, con pochissime schede compilate, insufficienti per qualsiasi considerazione». E conclude: «Riguardo i provocatori, ho invitato a far sì che l’incontro con l’ad Marco Castagna sia approfondito, costruttivo ed utile per capire e non per processi o strumentalizzazioni politiche».
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