“Con ‘grande senso di responsabilità’ Icose Spa ‘ha deciso di chiudere tutti i cantieri …, nonché di fermare la produzione di conglomerato bituminoso e cementizio nello stabilimento di Zuccarello….’ lo annuncia l’azienda, in un comunicato diffuso dall’Unione Industriali di Savona. Ci voleva addirittura il Covid-19 con tutta la sua malefica prepotenza per fermare l’impianto e costringere la ditta Icose a riscoprire, sempre sul comunicato, un “grande senso di responsabilità”. Cosi commentano in una nota I Cittadini della Val Neva e Val Pennavaire. “Anni di disagio manifestato dai cittadini del comprensorio per i fumi maleodoranti, continui richiami prima direttamente alla proprietà poi a tutti gli organi competenti, lettere, certificati medici, un ricorso al Tar e uno al Consiglio di Stato, un esposto firmato da 600 cittadini, un Tavolo Tecnico, una Commissione Consiliare, non sono stati sufficienti per stimolare il ‘grande senso di responsabilità'”. “Sembra una farsa ma il Coronavirus è stato determinante, in questo caso, per fermare qualcosa che studi accurati ormai certificano essere una delle possibili cause della sua venuta: l’inquinamento dell’aria appunto, che l’impianto di conglomerato bituminoso in questione favorisce, con l’emissione in atmosfera di una considerevole quantità di ossidi di zolfo (SOx) insieme ai pericolosi inquinanti IPA and COT che si sprigionano soprattutto con la combustione del fresato (l’asfalto di recupero)”. “Infine, nel comunicato, la ditta Icose Spa coinvolge i sindaci più direttamente interessati di Zuccarello e di Cisano sul Neva con i quali, dice: ‘…ha condiviso ogni scelta legata all’ambiente e all’occupazione’. Sull’ambiente gradiremmo capire quali scelte sono state condivise, senza interpellare la cittadinanza, perché se la scelta è quella del nuovo impianto di conglomerato bituminoso “Dio ce ne salvi!’. Inoltre, per dovere di cronaca non ci risulta affatto che l’impianto di calcestruzzo sia fermo, come sostiene l’azienda, dal momento che il traffico di autobetoniere a marchio Icose, non si è mai interrotto – concludono i Cittadini della Val Neva e Val Pennavaire – ‘Restiamo a casa’, sì noi restiamo a casa ma in questi anni siamo stati a casa anche con le finestre chiuse e non per scelta, ma per obbligo”.
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