Alassio. Guasti e disservizi continui. Disagi che comportano pesanti ricadute sull’economia turistica. La situazione è difficile soprattutto in Riviera con autostrade al collasso e un servizio di trasporto a bordo treni disastroso. A ponente sollecitano urgenti correttivi. Marco Melgrati, sindaco al terzo mandato ad Alassio, una delle principali località turistiche della Liguria, è tra i primi a mostrare i denti e annuncia battaglia: «Ho scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e per conoscenza all’amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti. La Riviera soffre per l’inadeguatezza delle infrastrutture: inutile invitare i turisti a raggiungere il mare in treno per evitare gli ingorghi in autostrada, quando poi devono fare i conti con una disorganizzazione totale del servizio di trasporto pubblico». Era stato il sindacato Cgil a sollevare il caso, ma ancora prima la pioggia di lamentele raccolte dal Comitato utenti Trenitalia del Ponente: «Le carrozze vecchie di svariati decenni, adeguate solo negli arredi, presentano guasti costanti al condizionamento che obbligano a viaggi estenuanti di centinaia di chilometri al caldo, senza alcuna possibilità di ripristino degli impianti durante il percorso. I locomotori si guastano durante il viaggio con frequenze preoccupanti, e i viaggiatori sono costretti ad attendere ore prima di vedere l’arrivo di una macchina di soccorso che permetta di riprendere il viaggio. I treni Thello arrivano dalla Francia sporchi e senza rifornimenti idrici, senza contare i guasti alle vetture, le sostituzioni di carrozze di prima classe con vetture di seconda, e gli incommensurabili ritardi per guasti di ogni genere». Ma il sindaco Melgrati va oltre sottolineando, nella lettera al ministro Toninelli, «l’importanza del raddoppio tra Andora e Finale Ligure, opera ferma da decenni, è fondamentale per far uscire la Liguria di Ponente dall’isolamento. Ma è necessario rispolverare anche il vecchio progetto dell’Albenga-Carcare-Predosa, arteria che potrebbe alleggerire il traffico auto dei vacanzieri che raggiungono queste zone in estate. Chiederemo anche un incontro con le Ferrovie affinché il servizio venga migliorato e soprattutto chiederemo di ridurre i tempi di percorrenza tra la Lombardia e il Piemonte e la Liguria». Melgrati chiede che siano anche i parlamentari savonesi a farsi carico delle sue richieste. Istanze che rilancia con forza anche Alessandro Bozzano, sindaco di Varazze, altra località di peso nell’industria turistica della Liguria: «Una politica saggia e moderna deve incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Qui si assiste all’esatto contrario. Il treno potrebbe essere il principale concorrente dell’automobile per portare i turisti in Riviera, ma i collegamenti con Milano devono essere adeguati. Se si obbliga il viaggiatore con i bagagli a cambiare due treni per arrivare nelle nostre cittadine, è chiaro che userà l’auto. Il problema è che, invece, sui regionali viaggiano i turisti “mordi e fuggi”, che arrivano al mattino e se ne vanno alla sera senza apportare alcunché all’economia locale».
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