Cairo Montenotte. I sindaci della Valle criticano Verdemare sulla gestione dell’emergenza neve e sottolineano carenza delle aree destinate alla sosta dei mezzi pesanti lungo la A10 e la A6. Il confronto era stato chiesto dai Comuni di Cairo e Carcare dopo i disagi per le nevicate di inizio febbraio, con il sindaco cairese, Paolo Lambertini che aveva sottolineato: «Non è ammissibile che la Società decida di chiudere l’autostrada ai camion dalle 8 del mattino, quando c’erano tre centimetri di neve, sino alle 23». I vertici della Torino-Savona, però, ieri mattina hanno ribadito che, al di là del momento dove la situazione era davvero pesante per quasi 60 cm di neve, era stata una scelta precauzionale visto che sono presenti sulla tratta ben 7 cantieri inamovibili, regolati da una sola corsia che ha condizionato la gestione del piano neve.
Il sindaco Lambertini: «Bisogna decidere se vogliamo un «piano neve» o un piano «togliamo ogni responsabilità alla società Verdemare». Non si vuole sindacare sul diritto della società a gestire quanto di sua competenza, pur invitandola a un maggiore senso di responsabilità. Non si può nemmeno far sì che tale decisione pesi sul territorio in termini organizzativi ed economici, oltre che di disagi. L’Autostrada deve partecipare al piano neve mettendo risorse, economiche e logistiche».
Posizione sostenuta anche dal presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri: «Concordo con le richieste dei sindaci. Anche perché non si è trattato di eventi atmosferici così eccezionali, ed è corretto che la Verdemare faccia la sua parte anche al di fuori della sua tratta quando riversa sul territorio il proprio traffico. Tra l’altro, se non troviamo correttivi, quando si aggiungerà anche tutto il traffico pesante della piattaforma Maersk, il modello attuale non sarebbe sostenibile dal territorio»
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