Genova. “È la quinta volta che partecipo a questo momento, e io credo onestamente e senza retorica che sia uno dei frangenti più emozionanti che un amministratore possa affrontare. Oggi celebriamo un pezzo di storia di questo Paese, certamente drammatica, ma anche importante e in qualche modo gloriosa. Lo facciamo in un luogo che è un simbolo della storia italiana”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti allo stabilimento ArcelorMittal di Genova in occasione delle celebrazioni per il 41° anniversario dell’assassinio, da parte delle Brigate rosse, di Guido Rossa.
“Le gesta delle persone non sono quasi mai all’altezza delle proprie parole – dichiara il presidente – In questo caso siamo di fronte al contrario: le azioni di Guido Rossa sono state superiori al significato di tante parole, anche di quelle che possiamo usare qui. L’esempio di Rossa ha guidato il nostro Paese in una delle sue battaglie più difficili: oggi celebriamo lui, la sua memoria, ma anche questo stabilimento, il suo lavoro e la sua storia, uno stabilimento che ha visto tante battaglie difficili, di qui è passata quell’unità nazionale che ci ha permesso di sconfiggere terrorismo, una unità che Genova ha ritrovato in questi anni difficili, certo diversi ma altrettanto dolorosi: quando sono salito sul palco di piazza De Ferrari per ricordare le 43 vittime del Ponte Morandi non ho potuto non pensare che quella era la stessa piazza che nel 1979 aveva ricordato Guido Rossa”.
“Questo stabilimento – aggiunge Toti – è stato uno dei pilastri della crescita del nostro Paese e oggi, in qualche modo, è il simbolo di come il nostro paese affronta la globalizzazione: questa fabbrica oggi fa parte di un grande gruppo, quindi di qua passa la storia”.
“L’Italia –prosegue il governatore – non deve rinunciare a essere una potenza industriale. Le istituzioni ci sono e ci saranno. Oggi in memoria di Guido Rossa e di quello che rappresenta la sua storia dico: impegniamoci tutti per essere all’altezza di quella eredità. Io sono certo che istituzioni, proprietà, manager, istituzioni e lavoratori saranno all’altezza di questa storia e sapranno traghettare quella memoria verso un futuro di benessere, di libertà, d’impresa, di crescita che è proprio quello per cui Guido Rossa è morto 41 anni fa”.
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