Alassio. Solo questa mattina Angelo Galtieri, “braccio destro” di Marco Melgrati, saprà se potrà indossare a tutti gli effetti la fascia di sindaco di Alassio. Dagli uffici comunali della città del Muretto è partita una richiesta ufficiale al ministero dell’Interno per capire se per i prossimi 18 mesi rivestirà il ruolo di sindaco oppure se continuerà ad essere vice sindaco con funzioni di sindaco vicario.
Nel primo caso l’incarico di vice passerà al Generale dei Carabinieri in pensione Giacomo Battaglia, consigliere anziano di maggioranza, che oggi è assessore all’Ambiente dopo le dimissioni arrivate nell’autunno scorso da Rocco Invernizzi.
Il valzer di poltrone di primavera è dovuto alla sospensione del sindaco Marco Melgrati. A meno di un anno dalla vittoria delle elezioni, dopo cinque anni di Amministrazione Canepa, Alassio, infatti, si ritrova a dover rinunciare ad una figura carismatica nell’esecutivo composto da Fabio Macheda, Patrizia Mordente e Franca Giannotta e appunto da Giacomo Battaglia.
Intanto lo stesso Galtieri, in attesa di ricevere notizie certe dal Viminale, ha fatto sapere che la giunta non subirà alcuna trasformazione: «Continueremo a lavorare con le stesse persone. Chiaramente – dice – potranno cambiare i carichi di lavoro per ognuno degli assessori in carica, ma non sono previsti allargamenti in giunta. Stessa situazione vale anche per i consiglieri di maggioranza e per il presidente del consiglio. Non ci saranno stravolgimenti», assicura.
Marco Melgrati, ora “sindaco emerito” come ama definirsi, continuerà comunque ad essere un punto di riferimento per il gruppo ora coordinato da Galtieri: «Marco per noi è e resterà comunque il sindaco di Alassio – afferma il suo braccio destro –. Interventi, pratiche e progetti saranno discussi insieme seguendo comunque le linee programmatiche che ci siamo dati all’inizio del nostro mandato».
Tutto questo in attesa che il Tar intervenga dopo la presentazione del ricorso per chiedere la revoca della sospensione da sindaco scattata per effetto della legge Severino in contemporanea alla condanna a 2 anni, 11 mesi e 15 giorni che è stata inflitta a Melgrati giovedì scorso dal tribunale di Genova. Anche in questo caso, tra l’altro, si attendono le motivazioni della sentenza per presentare ricorso in Appello.
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