Quiliano. Parola d’ordine: non arrendersi e ripristinare le strade dell’entroterra per non far morire le comunità che vivono nelle frazioni. Magari dirottando verso gli enti locali soldi come quelli che si incassano con il bollo auto. Il titolo del convegno organizzato a Quiliano, “Recuperare o abbandonare il nostro entroterra? Come finanziare le strade comunali e vicinali di transito pubblico distrutte dagli eventi meteorologici del 24-27 novembre 2019”, in realtà non era una domanda.
Davanti ai sindaci di Stella, Bormida, Osiglia, Testico e Rialto, oltre agli assessori savonesi Maria Zunato e Pietro Santi, il primo cittadino di Quiliano, Nicola Isetta, non ha mostrato dubbi: «È in gioco la tutela del territorio, dei borghi e del sistema economico dell’entroterra. I Comuni non possono essere abbandonati e relegati a gestirsi, con le sole risorse proprie, la drammatica situazione di emergenza della viabilità. Il tema delle strade dell’entroterra deve assumere la stessa valenza delle strade provinciali e dei rinascimenti delle spiagge. Chiediamo a Stato e Regione non solo le risorse, ma anche gli strumenti per poter finanziare e autogovernarci».
L’assessore regionale all’Agricoltura, Stefano Mai, ha fatto presente che i danni localizzati superano i cento milioni: «Purtroppo non siamo arrivati neanche al 50% delle risorse per le somme urgenze. Sicuramente bisognerà ragionare sulle criticità, ma su un piano di manutenzione ordinaria del territorio».
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