Savona. La Regione Liguria ha convocato per martedì 28 maggio alle ore 12.30 il tavolo sulla “filiera del carbone” di Savona, mentre per le ore 14 è stato fissato l’incontro sul tema più generale dell’area di crisi industriale complessa di Savona. A comunicarlo è l’assessore regionale allo Sviluppo economico, a seguito delle richieste pervenute da sindacati e Provincia.
Seicento lavoratori delle tre società della filiera del carbone – Italiana Coke di Bragno, Funivie e Terminal Alti Fondali di Savona – aspettano risposte sul loro futuro dopo che si sono rincorse voci su un possibile stop ai finanziamenti annuali che, in forza del contratto di concessione firmato nel 2009, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti assicura alla società che gestisce, in regime di ferrovia concessa, il trasferimento del carbone dal porto di Savona ai parchi interni di Bragno (Cairo Montenotte). Il ministero avrebbe formulato rilievi riguardo al rispetto delle clausole inserite nell’atto concessorio, ipotizzandone anche l’anticipata revoca al 2021 (la scadenza è fissata per il 2032). Alle difficoltà che incontrerebbe Funivie si sommano i problemi di Italiana Coke che è in concordato anche se continua l’attività.
«Italiana Coke, pur lavorando con elevati carichi di lavoro, non è ancora riuscita a ripianare i debiti – hanno scritto alla Regione Cgil, Cisl e Uil -: Temiamo che il possibile stop ai finanziamenti per Funivie, con il rischio di dover rinunciare al trasporto su filo del carbone, possa avere drammatiche conseguenze occupazionali. La Regione intervenga al Mise e al Mit per trovare soluzioni, anche utilizzando i fondi previsti dallo status di area di crisi industriale complessa».
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