Borgio Verezzi. Tredici spettacoli teatrali, 10 dei quali in prima nazionale e due eventi speciali nelle Grotte. Tutto questo e molto altro è la 52/a edizione del Festival di Borgio Verezzi che tra l’altro assegnerà per la prima volta il Premio Veretium alla memoria: l’eccezione della giuria di critici, presieduta da Giulio Baffi, è stata fatta per Luigi De Filippo, ultimo erede della celebre dinastia di attori. Il premio sarà consegnato il 19 luglio alla vedova di de Filippo Laura Tibaldi. Tra le tante novità del Festival 2018 c’è anche la ripresa, dopo un periodo di assenza, del premio per l’attore o attrice non protagonista, che si sia maggiormente distinto a giudizio del pubblico di Borgio Verezzi, attribuito quest’anno a Alessio Zirulia per l’interpretazione del profugo pakistano Sher in ‘Vivo nella giungla, dormo sulle spine’. Il programma è stato presentato il 2 luglio in Regione Liguria. Il cartellone è impaginato tra un appuntamento teatral-musicale in apertura (Le dive dello swing) e un altro in chiusura (Non si uccidono così anche i cavalli?) e conferma la caratteristica del festival di essere vetrina di novità per l’inverno successivo. Diverse, e in qualche caso di grande attualità, le tematiche affrontate, alcune delle quali serie e impegnative, come quelle sugli anziani, ma sempre trattate con garbo e leggerezza. Tra i protagonisti Paola Quattrini e Giuseppe Pambieri, Giovanna Ralli e Cochi Ponzoni, Max Pisu, Gaia De Laurentiis, Pino Quartullo, Milena Vukotic, Ugo Dighero, Giuseppe Zeno, Maximilian Nisi, Debora Caprioglio ma anche Barbara De Rossi, Stefania Rocca, Nicola Pistoia, Danilo Brugia, Arturo Cirillo.
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