Andora. Sarà la giornalista di Repubblica, Federica Angeli, sotto scorta per le sue inchieste, la protagonista, il 31 luglio, alle ore 21.15, nei Giardini di Palazzo Tagliaferro della rassegna Sguardi Laterali. In conversazione con Christine Enrile presenterà la sua storia di giornalista cronista che ha sfidato la mafia e vive sotto scorta dal 2013.
L’incontro sarà occasione per presentare il libro racconto “A mano disarmata” ed. Baldini+Castoldi. Cronista di nera e di giudiziaria, in servizio alla redazione romana di Repubblica, la giornalista Federica Angeli vive sotto scorta permanente dal 17 luglio 2013 a causa delle minacce di morte subite due mesi prima, a Ostia, mentre raccoglieva informazioni per il suo giornale.
La cronista stava svolgendo un’inchiesta sul racket degli stabilimenti balneari, ma questo non è l’unico motivo che costringe Federica a condurre una vita blindata. La notte del 15 luglio, infatti, fu casualmente testimone oculare di uno scontro a fuoco nel quale furono coinvolti personaggi dello stesso ambiente del racket. Interrogata dai Carabinieri, Federica raccontò ciò che aveva visto e, da quel giorno, le intimidazioni e le minacce sfecero più gravi. Con le sue inchieste, con quella testimonianza Federica aveva messo il dito nella piaga malavitosa del litorale romano.
Sinossi del libro
Due spari nella notte, le finestre che si aprono e subito dopo un grido: «Tutti dentro, lo spettacolo è finito!» Siamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti di quei palazzi c’è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane di «la Repubblica», che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l’altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità.
La sua testimonianza puntuale, incalzante, senza respiro non dimentica mai la sua dimensione di donna, di madre e di moglie contesa alla serenità famigliare. Una serenità che, ispirata dalla Vita è bella di Benigni, Federica Angeli riesce magicamente a preservare, coinvolgendo i figli in un gioco alla guerra. I diritti di questo libro sono stati acquistati dal regista Claudio Bonivento che trasformerà l’incredibile storia di Federica Angeli in un film. “Chi sta dalla parte giusta non perde mai. Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, con la propria coscienza” – dice la giornalista.
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