Savona. L’effetto Covid sul porto di Savona fa crollare i traffici e sono un centinaio i lavoratori in cassa integrazione a rotazione. Se le crociere sono al palo e Costa ha deciso di fermare le proprie navi fino al 30 maggio, per il resto dei traffici del porto commerciale di Savona la stima del calo per il mese di aprile è tra il 50% e il 60%. I collegamenti ro/ro (trasporto di auto e altri veicoli) di Grimaldi con la Spagna, ad esempio, hanno viaggiato su volumi ridotti a marzo, ma con lo sviluppo del virus in Spagna e nel resto del mondo sono ulteriormente calati .
«La produzione di auto è ferma e i concessionari sono chiusi – spiega Alessandro Berta direttore dell’Unione Industriali – e questo fattore ha inevitabilmente una ricaduta sui traffici. Quelli di rinfuse e metalli si sono praticamente fermi e ad aprile prevediamo un netto calo dei traffici, una stima tra il 50%, e il 60% in meno. I prodotti freschi e la frutta del Reefer Terminal, invece, stanno tenendo. La piattaforma di Apm Terminal sta lavorando anche se non c’è stata la crescita che ci si aspettava in condizioni normali. Maersk ha scelto Vado come porto core e questo fa sì che si continui a lavorare con navi di grandi dimensioni».
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