Savona. Sabato 5 gennaio partono i saldi invernali. Un’occasione di risparmio per i consumatori, ma anche di vendita per le imprese, che cercano l’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno fiacco.
Anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese. Una sensazione confermata dal sondaggio sui consumatori: il 45%, infatti, ha ammesso di aver aspettato i saldi di gennaio per terminare almeno un acquisto di Natale. Con la stagione dei saldi ai nastri di partenza il nemico da battere è come sempre l’e-commerce con prezzi scontatissimi anche sul web a cominciare dai grandi colossi come Amazon.
Confcommercio: una serie di suggerimenti per il corretto acquisto degli articoli in saldo – Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. – Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. – Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. – Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. – Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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