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Il governo proclamerà il lutto nazionale. I funerali di Stato delle vittime dovrebbero tenersi sabato mattina a Genova

Genova. Sono saliti a 39 i morti dovuti al crollo del ponte Morandi, avvenuto a Genova. Di questi, cinque non sono stati ancora identificati. I feriti sono 16, 12 gravi. Tra le vittime anche un bambino di 8 anni e due adolescenti di 12 e 13. Il governo proclamerà il lutto nazionale.

I funerali di Stato delle vittime dovrebbero tenersi sabato mattina a Genova. Lo spiegano dalla Prefettura del capoluogo ligure sottolineando però che le notizie sono ancora in via di aggiornamento e si dovranno attendere le prossime ore per una conferma ufficiale sul luogo delle esequie, l’orario e le istituzioni che prenderanno parte alla cerimonia.

Intanto finisce nel mirino la società Autostrade, che gestisce il tratto collassato: il governo chiede le dimissioni dei vertici e valuta la revoca della concessione. Mentre vanno avanti i lavori dei vigili del fuoco e dei soccorritori, monta dunque la polemica sulle cause del disastro e sulla manutenzione del viadotto. Sussiste ancora il pericolo di crollo sulle case di un altro pilone del ponte. Sono in corso le verifiche di stabilità da parte dei vigili del fuoco.

Sfollate oltre 600 persone che abitano nelle case sotto al ponte Morandi. «Le case verranno demolite tutte e l’impegno è di ridare entro la fine dell’anno un’abitazione a tutte le persone che per motivi di sicurezza le hanno dovute abbandonare», ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini al termine del sopralluogo sotto il ponte crollato a Genova , sottolineando che «alcune decine di appartamenti sono già stati recuperati da Comune e Regione».

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