Agriturismi pronti a ricevere e mercati contadini aperti, ordinanze comunali permettendo: i timori legati al coronavirus non hanno risparmiato la campagna ligure, dove gli agriturismi hanno registrato le prime disdette di prenotazioni a causa soprattutto della psicosi generata che, in poco più di una settimana, ha portato a contare su scala nazionale punte di disdette del 50%. Ma gli agricoltori non si fermano e lanciano #lacampagnanonsiferma per promuovere la bellezza delle nostre aree rurali e la bontà dell’enogastronomia locale. Commenta così Coldiretti Liguria il monitoraggio della Coldiretti, che ha annunciato la mobilitazione degli agricoltori contro la paura, in occasione dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto con i primi aiuti all’economia nelle zone colpite dal coronavirus. La “campagna non si ferma” non è uno slogan, la campagna non si può fermare, le attività continuano, gli animali non smettono di alimentarsi gli agricoltori non smettono di produrre alimenti buoni e sani; i mercati contadini nella nostra regione rimangono aperti, dove le ordinanze comunali legate alla criticità coronavirus lo permettono, per portare il miglior cibo made in Liguria ai cittadini, così come rimangono aperti gli agriturismi di Campagna Amica Liguria, dove l’ospitalità contadina accoglie il viaggiatore a 360° facendogli scoprire storia, cultura e tradizione enogastronomica del territorio. “I necessari e tempestivi aiuti alle imprese – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – vanno accompagnati da un’iniezione di fiducia per combattere la psicosi e far ripartire tutte le regioni. La preoccupazione dei nostri operatori agrituristici è alta, essendo ormai alle porte l’inizio della stagione che, ogni anno, richiama in Liguria viaggiatori da ogni parte del mondo. Fino a novembre 2019, i turisti che hanno scelto la Liguria erano in crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente, incremento favorito anche dalle nostre strutture agrituristiche presenti sul territorio per la capacità che hanno di rispondere alla nuova domanda green degli ospiti e al fatto di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo. È importante quindi continuare a sostenere, anche in questa delicata fase, le nostre imprese che con il loro lavoro presidiano il territorio, valorizzano le eccellenze locali e danno quel valore aggiunto alla nostra regione tanto apprezzato a livello nazionale e internazionale”.
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