Sanremo. I carabinieri della compagnia di Sanremo hanno arrestato un 22enne marocchino, con numerosi precedenti di polizia, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Imperia su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha ritenuto il predetto responsabile di uno scippo nei confronti di una donna residente a Sanremo, in concorso con un complice tunisino 21 enne.
I fatti risalgono alla notte del 31 gennaio scorso, quando i due soggetti avevano notato la donna, una commerciante di origine cinese, mentre attraversava a piedi piazza S. Siro per rincasare, tenendo in mano uno smartphone di ultima generazione. Mentre il primo faceva da palo per assicurarsi che nessuno sopraggiungesse nella piazza, il complice si avvicinava furtivamente alla vittima da dietro strappandole – con gesto fulmineo – il cellulare dalla mano, dandosi a veloce fuga. Nel tentativo di rincorrere i ladri, la donna cadeva a terra, riportando lievi contusioni.
Qualche ora più tardi, spaventata, riusciva a raggiungere la caserma dei Carabinieri di Sanremo e denunciare l’accaduto. Le prime ricerche immediatamente condotte dai militari con equipaggi della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile non consentivano di rintracciare gli autori del reato. È stata quindi avviata l’indagine da parte Sezione Operativa della Compagnia di Sanremo coordinati dal Ten. Sebastiano Meloni sviluppatasi attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati che hanno consentito di rilevare la direzione di fuga dei correi, individuandoli. Il valore aggiunto – che ne ha permesso l’identificazione – è stato fornito dall’esperienza e dalla conoscenza dei soggetti dediti a quel tipo di reato nel comprensorio sanremese da parte dei militari dell’Arma.
Il 22enne marocchino è stato trasferito presso l’istituto penitenziario di Imperia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre il complice, senza fissa dimora, è stato rintracciato dalla Polizia Ferroviaria presso la Stazione di Napoli Centrale e portato al Carcere di quel Capoluogo.
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