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Con l’inizio della stagione estiva in Liguria aumentano le presenze di turisti e di camperisti che diventano le principali vittime di reati “predatori”.

Soprattutto di notte, durante le loro soste, i caravan sono infatti i veicoli più esposti a questi fenomeni.

Proprio nella notte tra sabato e domenica il Compartimento Polizia Stradale della Liguria ha organizzato dei servizi mirati a vigilare sulle zone più a rischio, aree di posteggio e di sosta sia in autostrada che in viabilità ordinaria.

Ad Imperia, così come a Spezia, Savona e Genova gli agenti in borghese hanno ininterrottamente sorvegliato il riposo di questi “turisti su gomma”.

Verso le 3 di notte una pattuglia in borghese ha perlustrato anche il posteggio per caravan “Parking della Marina”, proprio adiacente a Corso Quadrio, nel cuore di Genova.

Gli agenti hanno notato un’autovettura Fiat Ulysse con tre uomini a bordo che, posteggiandosi lì vicino, sono rimasti sospettosamente a bordo. A quel punto sono partite le telecamere delle auto di servizio e le scene immortalate non lasciano dubbi sul modus operandi dei tre.

Prima un giro di perlustrazione, disturbato dal passaggio di un mezzo della nettezza urbana, poi un altro giro.

Successivamente due sono andati a scassinare la portiera lato/guida di un camper tedesco di due ignari vacanzieri.

Poi un’altra puntata per andare ad aprire la portiera e così sottrarre dall’abitacolo uno zaino ed un portadocumenti, con successiva corsa verso la propria macchina, sempre posteggiata nella vicinanze.

Infine un ultimo viaggio per riportare zaino e portadocumenti a bordo del camper, accostare la porta ed andarsene.

A quel punto i tre sono stati fermati ed arrestati dagli agenti della Stradale. Il bottino del furto: 290€ in contanti, un paio di occhiali, qualche caramella, un cavetto USB ed un costume da bagno. Tutto materiale riconosciuto e restituito ai due increduli turisti tedeschi che, svegliati di soprassalto dagli uomini in borghese, hanno formalizzato seduta stante la denuncia di furto.

I tre arrestati, tutti di origine bosniaca ma ormai residenti a Genova da anni: T.H. di 27 anni, S.O. di 37 anni e N.C. di 20 anni. Sul loro veicolo c’erano gli “attrezzi del mestiere”: cacciaviti, martelli, svariate pinze e taglierini ed un telefono cellulare rubato.

Viste le circostanze, con l’aiuto delle Volanti e della Centrale Operativa della Questura di Genova sono state eseguite immediatamente le perquisizione presso le loro abitazioni, nelle quali sono state trovate numerose apparecchiature elettroniche (telefoni, computer, tablet e macchine fotografiche) di assai dubbia provenienza e quindi anch’esse sequestrate.

Alle prime luci dell’alba per i tre, con l’accusa di furto aggravato, si sono aperte le porte del carcere di Genova Marassi.

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