Loano. Da tempo ormai la situazione è fuori controllo sia sotto il profilo igienico – sanitario, sia sotto quello dell’ordine pubblico. Parte della stazione è stata recintata. In questo modo nessuno trova un riparo sotto gli alberi. Ma ora il bivacco avviene direttamente sotto le pensiline lungo i marciapiedi. L’area della stazione di Loano è diventata una sorta di «porto franco». È dunque fondamentale mantenere questa zona sotto stretto controllo e monitoraggio. «Dormire in una struttura pubblica comporta assoggettarsi ad alcune elementari regole di civile convivenza e non sempre è così – racconta Marco Ferri – Le lamentele si sprecano ogni giorno anche perché i controlli, in stazione, non sono così frequenti. Capiamo le difficoltà delle forze dell’ordine e delle Ferrovie a contrastare i descritti “stili” di vita di chi abusa del luogo pubblico. Questo non deve far dimenticare i diritti di coloro che esigono semplicemente di vivere in una città dove recarsi a prendere il treno non deve essere un percorso a ostacoli tra gente sdraiata per terra e rifiuti vari». Ragionamento che trova d’accordo altri utenti della stazione loanese: «Dovremmo chiedere con forza che la stazione venga costantemente presidiata e non solo per chi ci dorme (qualche sera fa c’è stata pure una rissa) ma soprattutto per la gente che la frequenta anche in pieno giorno. Da cittadino – è l’auspicio di Michele Pellegrini – mi piacerebbe che l’Amministrazione del sindaco Luigi Pignocca battesse i pugni sul tavolo e pretendesse, nelle sedi opportune, più sicurezza e decoro della nostra stazione. Non oso immaginare cosa possa pensare il turista che scende dal treno a Loano vedendo uno spettacolo del genere». Segnalazioni, già nelle settimane scorse, erano arrivate anche dal Comitato utenti Trenitalia del Ponente che aveva raccolto in un dossier foto e commenti di viaggiatori per un’invasione di topi, sempre nella stazione di Loano. «Un luna park per roditori che giocano e si rincorrono davanti agli occhi stupiti dei viaggiatori giocando pure a nascondino tra le foglie delle agavi». «Una ironia pungente che evidenzia una situazione sulla quale sarebbe necessario intervenire», commenta Mauro Serra, uno dei rappresentanti del Comitato dei pendolari. La risposta dell’Amministrazione non si fa attendere: «Per quanto in nostro potere, di intervenire regolarmente per smantellare questi bivacchi e contrastare le situazioni più problematiche al fine di garantire la sicurezza dei viaggiatori e dei residenti».
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