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Savona. Rischio di contagio alto a causa di ritardi nella fornitura dei cosiddetti Dpi (dispositivi di protezione) e uno scarico di responsabilità individuali sempre maggiore a causa delle continue riorganizzazioni. E’ questa la situazione con cui, in piena emergenza Covid-19, secondo la Fisac-Cgil di Savona devono fare i conti i lavoratori degli istituti bancari savonesi. Per questo il sindacato di categoria lancia un grido d’allarme: «Le filiali bancarie sono rimaste obbligatoriamente aperte perché si tratta di un servizio essenziale e da subito ci siamo mobilitati richiamando gli istituti inadempienti. Allora sono arrivate con molto ritardo (ma non per tutti) le pulizie straordinarie e qualche sanificazione, i dpi, i divisori in plexiglass e anche le guardie a seguito di assembramenti ed aggressioni. Ora, con il Decreto Cura Italia, chi già con tutta la buona volontà faticava a mantenere aperti gli sportelli per l’operatività ordinaria in una fase straordinaria si è ritrovato con una nuova mole di incombenze burocratiche».

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