Si è tenuto ieri sera presso la sala Consigliare del Comune di Albenga un incontro al quale hanno partecipato i sindaci e gli amministratori del comprensorio, Dino Ardoino presidente della Croce Bianca di Albenga, Lorenzo Risso Presidente regionale dell’Anpas oltre a diversi militi e rappresentanti delle pubbliche assistenze del territorio. L’incontro è stato fortemente voluto per discutere la questione del bando di gara per i trasporti sanitari interni indetto da Alisa e si è aperto con la buona notizia della sospensione dello stesso. Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis ha aperto l’incontro affermando: “Mi fa molto piacere vedere tanti sindaci ed amministratori del territorio presenti oggi a questo incontro. Questa partecipazione dimostra che su tematiche tanto importanti come questa noi amministratori riusciamo ad andare al di là delle appartenenze politiche per difendere e sostenere il nostro territorio, Proprio per questo vorrei che oggi riuscissimo a confrontarci senza andare alla ricerca di colpe politiche e non, ma che ci occupassimo del problema in maniera costruttiva e fattiva per capire i passi da fare per sostenere le Pubbliche Assistenze e la Croce Rossa Italiana. Queste realtà sono insostutuibili e costituiscono una forma di volontariato insostituibile. Riescono a modificare il vissuto di una malattia per pazienti instaurando con loro un rapporto umano che difficilmente chi esercita la stessa attività per lavoro riuscirebbe a fare. Le Pubbliche Assistenze rappresentano una grande forma di volontariato e sono guidate da principi di solidarietà e altruismo che dovrebbero essere il traino di una società sana, ma che spesso, purtroppo, mancano. Oltre agli importanti aspetti legati alla loro indispensabile attività sul territorio, al fatto che sono in grado di diventare un punto di riferimento nelle nostre comunità e per i pazienti, rappresentano anche un punto di aggregazione importante per persone di diverse età, diverse estrazioni sociali, diverse idee e religioni, che si uniscono per aiutare il prossimo. Sono tutti questi e molti altri gli aspetti che dobbiamo salvaguardare. I privati, infatti, sappiamo che per loro stessa natura e legittimamente devono fare un utile, questo cosa può comportare? Tagli su tutti quegli aspetti che non rendono, ceh non portano un utile. Il primo rischio che corriamo è, quindi, che le sedi minori vengano chiuse. Un territorio come il nostro questo non può permetterlo e non può permetterselo” il Presidente Lorenzo Risso dopo aver spiegato, insieme all’Avvocato che ha seguito l’Anpas per questa questione afferma: “In questi die anni abbiamo voluto evitare di scendere in piazza a protestare, ma abbiamo avviato un dialogo serrato con Alisa e la Regione. Oggi, fortunatamente, è arrivata la notizia della sospensione del bando, ma ricordiamoci che non è finita qui. Per questo chiediamo agli amministratori di continuare ad essere al nostro fianco”. Allo stesso modo Dino Ardoino si è rivolto agli amministratori presenti in sala parlando con impeto e di cuore: “Ho passato 70 nni, sin da quando ero un bambino, in Croce Bianca e ho dato la mia vita per essa. Chi ha fatto questo bando non conosce la nostra realtà e il nostro territorio. Abbiamo un’autostrada a sole due corsie, un binario unico datato, l’aurelia e basta, come si può anche solo pensare di affidare i trasporti interni con una gara? Spero inoltre – continua Dino Ardoino – che non ci debba mai più essere il crollo di un altro ponte, ma se dovesse capitare cosa faremo? Chi andrà a dare una mano tra le macerie? Se si affidasse con bando il trasporto sanitario inrerno, inevitabilmente molte P.A., specie nei paesi più piccoli, chiuderebbero e, oltre agli aspetti già toccati ve ne sarebbe un altro, anch’esso e per motivi diversi, molto grave: si perderebbero tutti quei rapporti umani che spesso si instaurano tra i volontari, gli ammalati, e il territorio. L’Italia senza il volontariato, specie nel settore sanitario, non andrebbe avanti. Per questo e molto altro è importante salvare le Pubbliche Assistenze. Non ci devono essere malati di serie A e di serie B”. La risposta è arrivata unanime dagli amministratori del territorio che hanno manifestato la loro vicinanza alle P.A. e alla Croce Rossa chiedendo all’ANPAS, nella persona del Presidente Risso di predisporre un documento aggiornato alla situazione dopo la sospensione della gara, da sottoscrivere e far proprio in tutti i Comuni del territorio. Spiega Massimo Niero sindaco del comune di Cisano sul Neva e consigliere provinciale: “Questa mattina ho presentato un Ordine del Giorno provinciale proprio su questo tema perchè ritengo che la politica deve esserci, deve schierarsi al fianco del territorio e delle ANPAS. Quello che le P.A, fanno ogni giorno è sotto gli occhi di tutti. Queste realtà rappresentano un’eccellenza e quel bando di gara rappresentava una scelta scellerata. Siamo felici che oggi sia stato sospeso, ma non dobbiamo fermarci qui e voglio che le P.A. e la Croce rossa sappiano che io ci sono, noi ci siamo e saremo sempre al vostro fianco.” Lo stesso pensiero è stato espresso dal sindaco di Villanova d’Albenga Pietro Balestra che afferma: “Si tratta di realtà troppo importanti che non devono essere messe a rischio. Siamo tutti uniti in questo e siamo pronti a stendere un documento per sostenere la Pubblica Assistenza”. Il vicesindaco di Ceriale Luigi Giordano nello schierarsi al fianco delle P.A. e della Croce Rossa ha parlato di privatizzazione, definendola un’ombra funesta che rischia di abbattersi sul territorio. il sindaco di Laigueglia Roberto Sasso del Verme afferma: “Siamo tutti dello stesso parere, ma il documento che girava fino ad ieri e che eravamo pronti a sottoscrivere oggi, con la notizia della sospensione, risulta superato. Per questo chiediamo all’Anpas di prepararne un’altro che firmeremo e porteremonelle nostre giunte e consigli comunali”. L’incontro si è chiuso con l’impegno da parte dell’Anpas di scrivere un documento aggiornato da far sottoscrivere agli amministratori del territorio e da portare in giunta e nei consigli comunali per sostenere la Pubblica Assistenza e la Croce Rossa contro il pericolo di un bando di gara che potrebbe togliere loro importanti risorse e comprometterne, quindi, la sopravvivenza.
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