Varazze. «Il nuovo Dpcm sul contenimento del Covid 19 arriva dopo un’estate da “liberi tutti”. Siamo in ansia: il periodo natalizio che potrà essere pesantemente condizionato. Nessuno ha idea, a fine novembre, come sarà la situazione. Come si fa a lavorare in queste condizioni?».
Così Andrea Valle, presidente provinciale della Federalberghi, contitolare dell’Hotel Coccodrillo di Varazze. «Sulle chiusure dei locali alle 18 ne risentiamo obiettivamente poco perché siamo fuori stagione e la quasi totalità delle strutture ricettive è chiusa per ferie. Speriamo non si arrivi a un nuovo lockdown totale che significherebbe la rovina dell’intero comparto – prosegue Valle -. Abbiamo ancora bene in memoria i danni subiti la scorsa primavera. Prima che si ritorni alla normalità trascorreranno anni. La maggioranza delle persone subisce una crisi senza precedenti, andare in ferie è l’ultimo pensiero».
Andrea Valle si richiama anche a quanto è emerso nel recente meeting di Rimini. «Gli albergatori sono con il fiato sospeso. Comprendiamo le sofferenze delle altre componenti della filiera turistica, ma non potremmo comprendere un trattamento discriminatorio che finirebbe con il penalizzare la categoria che più di tutte ha subito le conseguenze dei provvedimenti restrittivi, che hanno via via ristretto i flussi turistici, con blocchi alle frontiere, viaggi sconsigliati, trasporti ridotti, eventi annullati. Sia pur in assenza di un ordine di chiusura, ci sono alberghi fermi dal marzo scorso. E molti di coloro che a giugno o a settembre hanno provato a riaprire si sono dovuti arrendere»
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