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Le violente piogge che si sono abbattute sulla provincia di Savona tra settembre e ottobre hanno provocato ingenti danni al territorio. Secondo le stime più recenti, i costi complessivi per riparare le infrastrutture danneggiate e sostenere le comunità colpite ammontano a circa 100 milioni di euro.

A fornire un quadro dettagliato della situazione è stato l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Raul Giampedrone. «Abbiamo lavorato senza sosta per quantificare i danni e inviare la richiesta di stato di emergenza al governo centrale», ha spiegato l’assessore. «Le schede tecniche che abbiamo predisposto sono fondamentali per ottenere i fondi necessari alla ricostruzione».

Anche l’assessore regionale alle Aree di crisi complessa, Paolo Ripamonti, ha sottolineato l’impegno della Regione nel sostenere le comunità colpite. «Stiamo lavorando a stretto contatto con i comuni e le imprese per garantire i necessari ristori», ha affermato Ripamonti. «La nostra priorità è ripristinare le attività produttive e evitare la perdita di posti di lavoro».

Le zone più colpite sono state l’albenganese e la Val Bormida. Numerosi comuni hanno subito danni alle infrastrutture, alle abitazioni e alle attività produttive. In particolare, le piccole e medie imprese della Val Bormida hanno riportato perdite stimate in circa 40 milioni di euro.

Le autorità regionali si sono impegnate a sostenere le comunità colpite e a favorire una rapida ripresa delle attività economiche. Sono già stati stanziati fondi per gli interventi più urgenti, ma si attende ora l’approvazione dello stato di emergenza per poter avviare una più ampia ricostruzione.

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