Albenga. Ha battuto ogni record il «topo da spiaggia» tunisino A.K., 34 anni, che è stato colto in flagranza di reato mentre rubava un cellulare dallo zainetto lasciato incustodito da un dodicenne in spiaggia sul lungomare Doria ad Albenga. Gli agenti hanno avuto modo di collaudare le procedure di intervento pianificate proprio per prevenire casi di reati predatori sulle spiagge e vendita di merci contraffatte. Il protocollo di intervento è stato efficace al punto tale che «il tunisino segnalato da personale della spiaggia, è stato rintracciato nel tempo di 5 minuti a distanza di circa 100 metri dal luogo del furto» come si evince dagli atti.
Il personale della polizia locale di Albenga e di Loano, infatti, si trovava a breve distanza dal teatro del furto per pianificare gli interventi da eseguire nel periodo estivo. L’azione delle polizie locali di Albenga e Loano è stata fulminea tanto che il gruppetto di dodicenni vittime del furto non si era reso conto dell’accaduto. Una volta arrivata la denuncia di uno dei minori, alla presenza della madre, il «topo da spiaggia» è stato arrestato e trasferito in tribunale a Savona. L’arresto è convalidato dal giudice Emilio Fois al quale però l’avvocato della difesa del nordafricano ha chiesto un rinvio dell’udienza. Il telefonino rubato, nel frattempo, è stato restituito. Il collaudo del protocollo “Spiagge Sicure” appena varato dopo l’intesa sottoscritta in Prefettura a Savona è passato a pieni voti e continuerà ad essere operativo per tutto il resto della stagione balneare con controlli capillari sia sul lungomare che in spiaggia. Piano che sarà potenziato anche durante i grandi eventi e soprattutto in vista del «Jova beach party» del 27 luglio.
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