Vado Ligure. Un capannone industriale su due piani per 750 metri quadrati di superficie, due locali per uffici, un piazzale esterno di 500 metri quadrati: valore di mercato (stima 2017) 570 mila euro. Il Tribunale di Savona lo mette in vendita per meno della metà, 273 mila euro, fissando l’asta per il prossimo 3 aprile. Uno sconto notevole, giustificato da una serie di aste andate deserte. Oggetto del nuovo tentativo di dismissione è uno dei capannoni del “comprensorio 7” del Pip, il piano degli insediamenti produttivi realizzato alla fine degli anni Ottanta a monte della frazione Valle di Vado Ligure. Fino al 2015 vi si producevano materiali refrattari per conto dell’Ilva. Oggetto nel 2016 di espropriazione immobiliare promossa da Banca Carige, il capannone è ora in stato di abbandono e non sembra meritare il valore indicato nella perizia a suo tempo affidata all’architetto Elena Graziano di Toirano. Per questo le “pretese” del Tribunale si sono gradualmente abbassate, fino all’ultimo prezzo previsto per l’asta agli inizi di aprile. Professionista delegato alla vendita è il commercialista Mirko Ferrando, al quale andranno indirizzate le offerte: quella minima per acquisire il diritto a partecipare all’asta è intorno ai 204 mila euro.
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