Stati Uniti. Da alcuni mesi i Supercharger americani sono stati presi di mira, di conseguenza i proprietari delle vetture elettriche prodotte da Elon Musk si sono trovati ad affrontare diversi disagi all’interno delle stazioni di servizio, dall’icing ad azioni di sabotaggio delle strutture di ricarica.
Il “movimento anti-Tesla” ha cominciato a sabotare le colonnine, impedendo ai proprietari delle vetture di ricaricarle. In alcuni casi sono state asportate delle parti dai connettori, non permettendo di collegare le prese alle vetture. Viene talvolta tagliato parte del rivestimento esterno dei cavi delle colonnine, danneggiando il sistema, così da impedire le ricariche.
Un altro mezzo per ostacolare i proprietari delle Tesla è quello di parcheggiare negli spazi riservati alle vetture elettriche. Questo fenomeno ha preso il nome di Icing (“Ice” dall’inglese “Internal Combustion Engine”, motori a combustione interna). In molti casi si è trattato dell’errore di un guidatore distratto che ha parcheggiato dove non doveva, talvolta però i Supercharger sono stati invasi da pick-up, parcheggiati in modo da occupare il maggior numero di stalli possibile. Spesso sono proprio i proprietari delle vetture elettriche ad occupare le stazioni di rifornimento una volta terminata la ricarica. Per evitare tali comportamenti, la Tesla ha innalzato le penali per chi non scollega la propria auto una volta ricaricata.
Il “movimento anti-Tesla” ha manifestato il proprio dissenso rispetto all’elettrificazione attraverso il cosiddetto “Coal Rolling”, una pratica utilizzata per dispetto nei confronti di chi possiede un’auto ibrida o a batteria. I guidatori di pick-up con motori a diesel modificati, si affiancano ad un’auto elettrica e affondano il piede sul gas per inondare di fumo la vettura.
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