I funzionari australiani, sfruttando il miglioramento nelle condizioni meteo, hanno riaperto le strade interdette a causa degli incendi, e messo in salvo alcune persone, nonostante il fumo denso ostacolasse le operazioni di salvataggio.
Le fiamme hanno divorato più di 8 milioni di ettari di terre nel paese, un’area paragonabile all’Austria, uccidendo 25 persone, distruggendo migliaia di edifici e lasciando alcune città prive di energia elettrica e copertura cellulare.
La Polizia ha confermato la morte di un uomo di 71 anni sulla costa sud dello stato del Nuovo Galles del Sud, dato per disperso dal 31 dicembre del 2019.
Una seconda giornata di pioggia leggera e venti freddi ha portato qualche sollievo dalle giornate di incendi alimentati dal calore che hanno consumato parte dei due stati nel solo weekend, ma i funzionari australiani avvertono che è atteso un ritorno del pericoloso clima torrido a partire già da questa settimana.
Il Premier dello stato di Victoria, Daniel Andrews, ha fatto sapere che domenica circa 400 persone sono state aerotrasportate fuori da Mallacoota, una piccola cittadina turistica costiera. «Avevamo un piano per aerotrasportare altre 300 persone nella giornata di oggi. Purtroppo il fumo ha reso ciò impossibile», ha concluso il Premier.
Il Primo Ministro Scott Morrison, che è stato oggetto di critiche per quello che gli oppositori chiamano il suo fallimento di governo nell’affrontare il cambiamento climatico, ha annunciato un investimento di 2 miliardi di dollari australiani (circa 1.25 miliardi di euro al cambio attuale) nei prossimi due anni per la formazione di un’agenzia nazionale di antincendio boschivo. «Ci stiamo concentrando sul costo umano e sui costi di ricostruzione per la vita delle persone» ha detto Morrison ai giornalisti in una conferenza a Canberra.
Morrison ha reso noto che circa 4000 capi di bestiame e pecore hanno perso la vita negli incendi ed un numero enorme di animali selvatici sono periti nelle fiamme.
Un rapporto ampiamente condiviso, stilato dal Prof. Chris Dickman, esperto di biodiversità australiana all’Università di Sidney, stima in quasi mezzo miliardo (480 milioni) il numero di animali morti a causa degli incendi. Nel rapporto si stima una media di 17,5 mammiferi, 20,7 volatili e 129,5 rettili per ettaro (10000 metri quadri) che, moltiplicati per la quantità di terre colpite dagli incendi, danno una stima del numero di perdite animali.
Quest’anno la stagione degli incendi boschivi è iniziata con anticipo rispetto alla norma, e fa seguito ad una siccità durata tre anni che ha lasciato gran parte della vegetazione del paese in uno stato di secchezza tale da rendere estremamente semplice l’innesco ed alimentazione di incendi.
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