Roma. Un’Italia a due velocità, dove la salute dei cittadini è un diritto negato per chi vive al Sud. È l’allarme lanciato da Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, alla luce del report Crea Sanità 2023 che conferma l’enorme gap tra le Regioni.
Nord in sufficienza, Sud bocciato. Veneto, Trento e Bolzano svettano con i migliori risultati, mentre Sicilia, Puglia, Sardegna, Campania, Basilicata e Calabria si posizionano pericolosamente al di sotto del 32% di performance.
Conseguenze nefaste. Disagi per i cittadini, con liste di attesa infinite e carenze di personale. Professionisti demotivati e aggressioni in aumento. La sanità territoriale al Sud è inefficiente, con gravi carenze nell’assistenza domiciliare e nei servizi per anziani, disabili e malati cronici.
Soluzioni urgenti. Investire in modo massiccio nella sanità:
- Personale: valorizzare i professionisti italiani con adeguati stipendi e contratti, favorendo il ricambio generazionale.
- Strutture: ammodernare gli ospedali e le cliniche, investendo in tecnologie innovative.
- Organizzazione: migliorare l’efficienza del sistema sanitario, riducendo la burocrazia e ottimizzando i processi.
- Ricerca: promuovere la ricerca scientifica per migliorare la qualità delle cure.
- Formazione: potenziare la formazione del personale sanitario, con corsi di aggiornamento e specializzazione.
La politica si dia una mossa. De Palma è chiaro su questo concetto: «non sono più ammissibili promesse mancate: il diritto alla salute è un diritto fondamentale per tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo in cui vivono».
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