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Il 19 dicembre Alberto Lucarelli e Ugo Mattei, giurista italiano e professore di diritto internazionale, sono stati invitati a Fahrenheit su Rai3.

Hanno trattato diversi argomenti, quali la tutela dell’ambiente, del territorio e dei beni culturali; la difesa della scuola, della ricerca e dell’Università per concludere con la descrizione degli assets strategici e dei processi di privatizzazione selvaggi, che hanno trasformato ogni cosa in “merce per fare profitti”.

Nello specifico, Alberto Lucarelli e Ugo Mattei (due dei primi 14 firmatari) hanno parlato della legge di iniziativa popolare che è stata presentata in Cassazione nella giornata del 19 dicembre, avente ad oggetto il disegno di legge elaborato 10 anni fa nell’ambito della Commissione Rodotà. Quest’ultima, presieduta da Stefano Rodotà, era stata nominata con il decreto del Ministro della Giustizia il 14 giugno 2007, con lo scopo di redigere uno schema di disegno di legge delega per la riforma delle norme del codice civile sui beni pubblici. La Commissione aveva consegnato al Ministro, nel febbraio del 2008, una proposta fortemente innovativa. L’obbiettivo era quello di riformare la disciplina codistica dei beni pubblici, mai modificata dal 1942 sino ad oggi, nonostante l’entrata in vigore della Costituzione e le conseguenti trasformazioni sociali ed economiche del paese.

Secondo Alberto Lucarelli il Parlamento ha boicottato e ignorato il disegno di legge a difesa dei beni comuni per ben 10 anni, per questo motivo ora spetta al popolo sovrano rovesciare la situazione. Da metà gennaio partirà la raccolta firme, il cui obbiettivo è quello di raggiungere un totale di mille firme, ieri in Cassazione si sono recati i primi 14 firmatari.

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