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Si è spento nella sua casa di Washington a 74 anni dopo una lunga malattia. Cronista, scrittore, è stato corrispondente dagli Stati Uniti per “Repubblica” e direttore del sito e di Radio Capital

È morto Vittorio Zucconi, uno dei più famosi e apprezzati giornalisti in Italia. Aveva 74 anni. Repubblica, il giornale per cui scriveva da tempo, ha fatto sapere che Zucconi si è spento nella sua casa di Washington, negli Stati Uniti dove si era trasferito definitivamente, dopo una lunga malattia. Vittorio Zucconi è stato a lungo corrispondente (prima da Mosca, poi dagli Stati Uniti) raccontando il mondo e i grandi eventi per Repubblica. È stato anche direttore del sito di Repubblica e di Radio Capital. Figlio di Guglielmo Zucconi, un altro grande giornalista, era nato a Bastiglia in provincia di Modena il 16 agosto 1944. Scrittore di numerosi saggi, aveva lavorato anche per La Stampa e il Corriere della Sera.

Nella sua carriera Zucconi aveva lavorato sia per la Stampa che per il Corriere della Sera, anche da corrispondente dall’estero, ma era diventato famoso per la sua collaborazione con Repubblica: ne aveva fondato e diretto a lungo l’edizione online. Da tempo viveva stabilmente a Washington. Fino all’anno scorso era direttore di Radio Capital. Nella sua carriera ha scritto vari libri: l’ultimo, Il lato fresco del cuscino, era un’autobiografia uscita l’anno scorso per Feltrinelli.

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