Il Bormida esonda. Allagamenti in Val Polcevera. Preoccupa il livello del torrente Cerusa. Disagi per chi viaggia in treno. Sono 600 gli isolati per frane fra Cogoleto e corso Perrone.
Oltre alle precipitazioni, ciò che preoccupa sono le condizioni del terreno e dei fiumi gonfi dell’acqua piovuta nell’entroterra. Al momento è il savonese la zona che presenta le maggiori criticità. Torrenti al limite ad Albisola e Varazze, alcune tracimazioni, molte frane e forti mareggiate sulla costa.
«Al momento la situazione che ci preoccupa è quella del Cerusa a Voltri che è sopra il livello di guardia – il sindaco Marco Bucci fa il quadro della situazione nella sala di Protezione Civile regionale –. Al momento è sotto attenzione il muraglione dell’Acquasola per infiltrazione d’acqua».
La situazione è in continua evoluzione e in serata “ci sarà un peggioramento per pioggia ancora più intensa“, spiegano gli esperti di ARPAL.
Al momento gli evacuati a Genova sono 34 comprese le famiglie di una frana a Nervi, mentre gli isolati sono circa 600, suddivisi soprattutto fra Cogoleto e corso Perrone dove due frane hanno reso difficilmente raggiungibili alcuni palazzi. Una famiglia risulta evacuata a Quiliano in provincia di Savona. La strada statale 29 del Colle di Cadibona è provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni a causa dell’esondazione del fiume Bormida tra i comuni di Dego e Piana Crixia. Il personale ANAS è intervenuto sul posto per garantire la sicurezza della circolazione e ripristinare la possibilità di transito appena possibile.
È stata invece una notte durissima, quella appena trascorsa, per Genova e in particolare per la Val Polcevera. Oltre 220 millimetri di pioggia sono caduti in una zona molto circoscritta: Sampierdarena, Rivarolo, Certosa, Bolzaneto. In città, al momento, continua a piovere. Mentre le precipitazioni più forti si sono spostate più a ponente: la strada provinciale 40 per Urbe, in provincia di Savona, è stata chiusa a causa di una frana.
Sia il rio Fegino che il rio Ruscarolo sono esondati in diversi momenti della nottata e in diversi tratti. Dove si sta lentamente ritirando l’acqua è rimasto fango. Una ventina di sfollati: la Protezione Civile ha evacuato una famiglia residente al Campasso e una in via Padre Umile. Non ci sono feriti. Isolati quattro palazzi in corso Perrone per una frana. Sia il numero di sfollati che di isolati, però, è destinato a salire con il passare delle ore.
Il Comune di Genova nella notte ha diffuso l’appello a restare a casa, mentre i Vigili del Fuoco – impegnati in diversi interventi per soccorrere persone in difficoltà o rimaste bloccate in sottopassi – hanno chiesto di salire ai piani alti nelle zone più colpite.
Ad Alassio non accenna a quietarsi la forza del mare che ha letteralmente invaso la passeggiata e i vicoli che salgono verso il centro storico alassino. Il picco atteso per le 16 si è presentato puntuale e ha investito il litorale alassino invadendo in taluni casi qualche locale.
«Le onde continuano a flagellare la costa – spiega l’Assessore alla Protezione Civile Franca Giannotta, che da stamani insieme al geologo Alessandro Scarpati e al dirigente dell’ufficio tecnico comunale Enrico Paliotto, ha personalmente monitorato le diverse zone a rischio del litorale e non solo – Stando alle previsioni sarà così almeno fino alle 22 di questa sera, poi – è la speranza di tutti – il vento e il mare inizieranno a placarsi. Come purtroppo pensavamo il pericolo è arrivato dal mare, anche se la pioggia è caduta copiosa, a tratti in maniera davvero violenta e ha creato numerosi disagi: qualche allagamento e, mi hanno appena segnalato, una piccola frana sulla strada per Vegliasco. I volontari della Protezione Civile si stanno recando sul posto per verificare la situazione»
«Qualche pietra è caduta anche sulla strada per la Crocetta – aggiunge il Comandante della Polizia Municipale Francesco Parrella – ma si tratta davvero di poca roba, non è stato necessario neanche interrompere il transito veicolare. Sul fronte dei disagi da parte delle piogge davvero abbondanti e continue, al momento siamo stati “graziati” anche se il centralino del comando è stato letteralmente preso d’assalto: richieste di intervento per cantine allagate o più semplicemente richieste di informazioni da parte di chi proprietario di seconde case, da lontano, segue le vicende alassine e richiede informazioni. Ci hanno appena segnalato la caduta di un albero in Piazza Stalla, fortunatamente senza arrecare danni a persone. Stiamo intervenendo per verificare la situazione, ma i veri problemi arrivano ancora una volta dal mare che a tratti raggiunge il “Budello”, il cuore della città. Ora poi s’è fatto buio e tutto sembra più…difficile».
«Alassio resiste – dichiara Angelo Galtieri, vice sindaco di Alassio – ma le immagini della nostra città in queste ore, quelle di Genova, della Liguria tutta, ma anche quelle di Venezia della costa veneta e dell’Emilia Romagna mi sembra debbano, tutte insieme evidenziare, che questo non è più – ammesso che lo sia mai stato – un problema del singolo Comune o addirittura della singola Regione. È un problema, quello della difesa costiera che va affrontato seriamente a livello nazionale ed europeo, senza attendere oltre. I Comuni stanno resistendo stoicamente, con bilanci sempre più risicati, ma per un amministratore locale, così come per un imprenditore costruire, ricostruire, e dover ricostruire ancora è molto più che frustrante. Alassio resiste, dicevo, e resisterà fiera di sè stessa e siccome nel bene e nel male ciò che accade ad Alassio fa notizia e crea attenzione mi piacerebbe che già da lunedì mattina tutti i Comuni della Costa Ligure, insieme alla Regione e ai rappresentanti liguri in seno al Parlamento e al Senato della Repubblica si mobilitino perchè sia alzata l’asticella e che si prenda atto che il mutamento climatico non è una favoletta della buonanotte. Questo significherà anche attuare altre strategie, sia nel modo di costruire, sia nelle autorizzazioni ma, ripeto non può essere un problema che un singolo Comune possa risolvere da solo. La visita del Governatore Toti, già fissata per martedì pomeriggio, sarà occasione perchè da qui, da Alassio, dalla Liguria parta una vera strategia per salvare le nostre coste».
«In tutto questo – il comune sentire dell’amministrazione alassina – ancora una volta è doveroso il ringraziamento ai volontari della Protezione Civile, e al loro coordinatore Cesare Caviglia, che da 18 ore, in condizioni ovviamente proibitive, sono al lavoro per gestire emergenze e problematiche segnalati di volta in volta dai cittadini».
Continui i blackout a Calizzano dove al momento si sta riversando una considerevole quantità di pioggia ed il livello del Bormida è continuamente tenuto sotto osservazione, essendo di poco al di sotto del livello del ponte di Via Martiri, collegamento tra Via XXV Aprile e Piazza Battisti.
A Garlenda strade chiuse:
- Strada di San Rocco, alternativa da Villafranca e Fondovalle;
- Strada per Paravenna, alternativa da Bossoleto/Caso
Il fiume Bormida a Murialdo ha superato di 30 cm il limite massimo di allerta, raggiungendo il livello 2,80m, a Ferrania è appena sopra il limite massimo di allerta con un livello di 3,52m, mentre a Piana Crixia il livello del fiume è di 5,61m (61cm sopra il livello massimo di allerta). Anche ad Albenga e Cisano la situazione è critica con il Centa che ha raggiuto i 5,11m (11cm sopra il livello massimo di allerta) ed il Neva di poco al di sopra dei 4 metri (livello massimo di allerta). Ad Ortovero, l’Arroscia è ora a 4,71m (30cm sotto il livello massimo di allerta).
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