La Spezia. Ieri è stata una giornata storica per il porto della Spezia: con la firma del verbale di consegna e il sopralluogo nelle aree di Calata Paita, sono ufficialmente iniziati i lavori per il nuovo molo crociere.
Il progetto, del valore di 57 milioni di euro (di cui 30 cofinanziati dal PNRR), rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo del settore crocieristico cittadino e nella riqualificazione urbana di Calata Paita, che diventerà un nuovo Waterfront aperto alla città.
Un cantiere da record
Il nuovo molo, che si estenderà per 732 metri, consentirà l’approdo di navi da crociera di seconda generazione su due accosti elettrificati di 393 e 339 metri. La durata prevista dei lavori è di 710 giorni, durante i quali saranno realizzate diverse opere:
- Bonifica bellica degli specchi acquei antistanti Calata Paita;
- Piano di monitoraggio ambientale;
- Consolidamento del fondale marino;
- Costruzione della struttura di banchina.
Un investimento per il futuro
«L’avvio del cantiere del nuovo molo crociere è un passo avanti importantissimo per il nostro porto», ha commentato il Presidente Mario Sommariva. «Non solo renderà la Spezia ancora più competitiva nel settore crocieristico, ma contribuirà anche alla riqualificazione urbana della città, creando un nuovo spazio di aggregazione e di svago per cittadini e turisti».
Un progetto innovativo e sostenibile
Il nuovo molo crociere è stato progettato all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità. La struttura sarà infatti dotata di sistemi di alimentazione elettrica a terra per le navi, che consentiranno di ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico.
Inoltre, il progetto prevede la realizzazione di una “green area” di 45.000 metri quadrati con alberi, prati e spazi verdi, che contribuirà a migliorare la qualità dell’aria e a rendere la città più vivibile.
Un’occasione per la città
Il nuovo molo crociere rappresenta un’occasione unica per la Spezia di crescere e svilupparsi. Il progetto, infatti, non solo creerà nuovi posti di lavoro nel settore portuale e turistico, ma avrà anche un impatto positivo sull’economia locale.
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